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Taglia la brioche in due e fa pagare 10 centesimi in più: «Devo usare due piattini e farcire ugualmente le due metà». Ma il cornetto era vuoto

29 Luglio 2025 - 14:25 Ugo Milano
brioche oderzo piattini cornetto
brioche oderzo piattini cornetto
È successo a Oderzo, in provincia di Treviso. La difesa del titolare dopo la campagna social contro di lui: «È per garantire standard più elevati»

È una brioche tagliata a metà l’ultima sorpresa regalata dagli scontrini dei bar italiani: un sovrapprezzo di 10 centesimi che una cliente della Audrey Patisserie di Oderzo (Treviso), in piazza Grande, ha dovuto pagare solo per essersi fatta dividere in due un cornetto artigianale vuoto. La donna, che si era recata al bar insieme alla madre, si sarebbe accorta del prezzo gonfiato solo una volta arrivata a casa. Così ha deciso di denunciare il fatto sui social media, postando una foto dello scontrino: «Non è tanto il costo, ma il concetto. È la prima volta che mi capita».

La campagna mediatica contro il bar: «Vermi, vi facciamo fallire»

Da una semplice foto sul web, il caso è esploso diventando virale e scatenando un’ondata di indignazione contro il bar pasticceria e del titolare Massimiliano Viotto. «Siamo stati sommersi da recensioni negative da una stella di persone che non hanno mai frequentato il nostro locale», ha raccontato al Corriere del Veneto. Improvvisamente, la media su Google è precipitata da 4,5 stelle su 5 a 3,5. E lo stesso Viotto è stato bersagliato da insulti: «Verme», «parassita», «facciamoli chiudere», «dovrebbero fallire all’istante». Gli assidui frequentatori non sono però preoccupati: «Una polemica che fa sorridere. Conosco la qualità del posto e continuerò a venire».

La spiegazione del gestore: «Dobbiamo usare un piattino e un tovagliolo in più»

Ma come spiegare il sovrapprezzo? Innanzitutto, come specifica il titolare, non si tratta di un costo nascosto: «È indicato alla cassa, come previsto dalla normativa». Inoltre, il sovrapprezzo è presto spiegato: «L’abbiamo introdotto a metà luglio per garantire uno standard di qualità elevato. Non è una truffa, ma una scelta consapevole che difendiamo con orgoglio e consapevolezza». Non solo. «Il taglio richiede l‘uso di piattini e tovaglioli in più, ma anche la necessità di farcire ugualmente entrambi i lati». Poi assicura che sarà segnalato nel nuovo menù: «È ancora in stampa». Rimane però l’impatto negativo della campagna mediatica: «Volevo segnalare questo atteggiamento molto pericoloso da parte di chi ha amplificato un episodio minimo, rischiando di compromettere il lavoro e l’immagine di una piccola pasticceria artigianale in un paese di ventimila anime».

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