La conosce su Facebook e la invita a casa: 65enne si risveglia con la casa svaligiata dopo essere stato narcotizzato. Arrestata una donna


Una donna conosciuta su Facebook, il primo appuntamento a casa con una birra e poi il sonno profondo e l’appartamento svaligiato. È quanto accaduto ad un 65enne di Sala Baganza, in provincia di Parma, che durante il mese di maggio è stato raggirato da una donna che si faceva chiamare Simona e che a seguito delle indagini coordinate dalla Procura di Parma è stata fermata ed arrestata in un paese pugliese. È ora accusata del reato di rapina.
L’incontro a casa poi il sonno profondo
Secondo quanto riferito dalla Gazzetta di Parma, la frequentazione tra i due è iniziata su Facebook, non è chiaro chi abbia contatto chi, ma dopo soli 20 giorni e alcuni messaggi scambiati anche su WhatsApp, l’uomo ha accolto la presunta Simona a casa sua, per approfondire la conoscenza. Stando a quanto raccontato ai carabinieri, il 65enne avrebbe offerto una birra e un caffè alla donna da consumare insieme. Purtroppo per lui, quel sorso di birra è stato l’ultimo istante di lucidità prima di cadere in un sonno profondo, probabilmente a causa di qualche sostanza narcotizzante inserita di nascosto dalla donna all’interno del bicchiere. Il risveglio non è stato dei più piacevoli: in un forte stato confusionale, l’uomo si è accorto che mancavano dal suo appartamento il cellulare, una catenina e alcuni anelli d’oro, un bracciale d’argento, diverse borse griffate e anche 400 euro in contanti.
Il racconto ai carabinieri e le indagini
Ancora in evidente stato confusionale e visibilmente provato, l’uomo si è recato alla Stazione dei Carabinieri di Sala Baganza per denunciare quanto accaduto. I militari, notando il suo stato di alterazione, caratterizzato da sonnolenza e difficoltà a reggersi in piedi, hanno richiesto l’intervento del 118, che ha trasportato l’uomo al pronto soccorso dell’Ospedale di Parma per accertamenti. Subito dopo, i Carabinieri hanno avviato le indagini per verificare la versione fornita dalla vittima, che, nonostante lo stato di confusione, è riuscito a descrivere con una certa precisione la donna incontrata.
La donna era già nota alle forze dell’ordine
Grazie all’analisi delle telecamere di sicurezza gli investigatori hanno individuato un’automobile sospetta, riconducibile a una donna già nota alle forze dell’ordine. Il Gip di Parma, valutati i gravi indizi e il rischio concreto di reiterazione del reato, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. La donna è stata rintracciata e arrestata nei giorni scorsi in un piccolo comune della Puglia, dove si era momentaneamente trasferita.