Andrea Cavallari estradato in Italia: il condannato per la strage di Corinaldo verrà temporaneamente trasferito nel carcere di Civitavecchia – Il video
È atterrato pochi istanti fa, nelle prime ore del pomeriggio di mercoledì 30 luglio, l’aereo che trasporta Andrea Cavallari, evaso dal carcere di Bologna dove stava scontando una pena di 11 anni e 10 mesi per omicidio preterintenzionale in relazione alla strage di Corinaldo. Il 26enne è stato trovato e arrestato a Barcellona il 17 luglio scorso, dopo giorni di ricerche da parte delle autorità transazionali. Il 3 luglio scorso, approfittando di un permesso concessogli in occasione della propria laurea, il giovane si era allontanato dopo la discussione della tesi facendo così perdere le proprie tracce.
L’arresto e l’estradizione di Andrea Cavallari
Cavallari è stato arrestato giovedì 17 luglio al culmine di una operazione congiunta transnazionale. Dopo la sua evasione a seguito della discussione di laurea e la sua latitanza, durata in tutto due settimane, la procura generale di Ancona ha immediatamente richiesto l’emissione di un Mandato di Arresto Europeo. Mercoledì 16 luglio, la localizzazione precisa del ricercato. La mattina successiva, la Policía Nacional – UDYCO (Unidad de Droga y Crimen Organizado) ha effettuato l’arresto a Lloret de Mar, località a 80 chilometri da Barcellona. Oggi, Cavallari è atterrato all’aeroporto di Roma Fiumicino scortato dal personale del Scip e del Nucleo investigativo Centrale della polizia penitenziaria. Cavallari dovrà attendere negli uffici aeroportuali che le procedute di arresto europeo vengano portate a termine. Da lì, per il momento, verrà trasportato nel carcere di Civitavecchia. Le indagini e le ricerche sono state coordinate dalla Procura Generale di Ancona e dalla Procura della Repubblica di Bologna.
La fuga dopo la laurea
Secondo gli investigatori, poco dopo l’allontanamento Cavallari ha raggiunto Barcellona con taxi, Ncc e BlaBlacar. Alle 15 di giovedì 3 luglio aveva salutato i familiari fuori dal ristorante bolognese The Man of the sea dicendo che avrebbe dovuto incontrare la fidanzata. In un primo momento, infatti, sembrava che anche lei potesse essere coinvolta nella fuga del giovane, salvo poi accertare che i due si erano lasciati da anni. Da Bologna Cavallari si è spostato a Milano, dove avrebbe trovato il primo aiuto. Poi ha raggiunto la Spagna passando per la Costa Azzurra, pagando tutto in contanti. L’intera somma di 800 euro che gli agenti della «squadra catturandi» della Policia Nacional gli hanno trovato addosso quando lo hanno arrestato all’uscita dell’hotel a Lloret de Mar era costituita da banconote false.
La strage alla Lanterna Azzurra di Corinaldo
Cavallari è stato condannato per la strage della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, a dicembre del 2018, dove schiacciati dalla calca morirono 5 ragazzini e una mamma. Cavallari era il capo della banda (tutti ventenni) che, dopo aver strappato le catenine d’oro dal collo dei loro coetanei, spruzzavano lo spray urticante per poi dileguarsi. Il telefonino aveva la scheda intestata a una persona inesistente. E la carta di credito elettronica registrata sul telefono era una ricaricabile a nome di una ragazza italiana. Cavallari aveva anche un telefono in cella. Probabilmente glielo avevano dato alcuni detenuti albanesi che soggiornavano con lui alla Dozza. Alla stazione di Bologna è stato accompagnato da un amico che lo ha raggiunto al ristorante.