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Caos negli aeroporti britannici, voli in tilt per un guasto tecnico: disagi per centinaia di migliaia di passeggeri. Cosa è successo

30 Luglio 2025 - 19:25 Valentina Romagnoli
british airways voli bloccati Inghilterra
british airways voli bloccati Inghilterra
Il malfunzionamento al sistema di controllo del traffico aereo ha paralizzato per ore le partenze da Heathrow, Gatwick, Manchester e altri scali. Problema risolto, ma restano ritardi da smaltire

Mattinata di caos negli aeroporti britannici, dove un guasto tecnico al sistema di controllo del traffico aereo ha temporaneamente fermato tutti i voli in partenza dal Regno Unito. L’allarme è stato diffuso dal Nats (National Air Traffic Services), l’ente responsabile della gestione del traffico nei cieli britannici, dopo che diversi scali avevano segnalato problemi con i decolli. A essere coinvolti sono stati tutti i principali aeroporti del Paese, tra cui Heathrow, Gatwick, Stansted e Luton a Londra, ma anche Manchester, Edimburgo, Liverpool e Birmingham.

Migliaia di passeggeri bloccati

La natura precisa del guasto non è stata resa nota, ma il blocco delle operazioni ha avuto un impatto immediato e diffuso, con migliaia di passeggeri fermi nelle sale d’attesa, code ai check-in e voli in partenza bloccati sulle piste. La situazione è apparsa fin da subito critica, tanto da richiedere l’intervento urgente dei tecnici per ripristinare la funzionalità dei sistemi. Solo dopo alcune ore, Nats ha annunciato che il problema era stato individuato e risolto, consentendo la ripresa graduale dei voli. Tuttavia, le conseguenze del blocco continueranno a farsi sentire per gran parte della giornata.

La denuncia social di alcuni viaggiatori

Secondo quanto riportano i media britannici, sarebbero centinaia di migliaia le persone coinvolte nei disagi, proprio nel pieno del periodo di punta per le partenze estive. Molti passeggeri hanno raccontato sui social di essere rimasti per ore senza informazioni chiare, con aggiornamenti frammentari e confusi da parte degli operatori aeroportuali. Alcune compagnie hanno iniziato a riprogrammare i voli, ma il ritorno alla normalità richiederà tempo: l’accumulo di ritardi e le possibili cancellazioni renderanno difficili le operazioni almeno per tutto il resto della giornata.

Le scuse della National Air Traffic Services

In una nota ufficiale, Nats si è scusata con i viaggiatori, spiegando di non essere in grado al momento di fornire una stima precisa sui tempi per il completo ripristino delle attività. Ha inoltre invitato i passeggeri a consultare direttamente le compagnie aeree o gli scali di riferimento per aggiornamenti in tempo reale. Resta alta la preoccupazione anche per i voli successivi, che potrebbero subire ritardi a catena nelle prossime ore, mentre le compagnie cercano di riallocare aerei e personale per smaltire l’arretrato. Conferme sulla portata del disservizio anche dalle maggiori compagnie aeree, come British Airways, che precisato che «la grande maggioranza» dei suoi voli abbia subito conseguenze a causa di un problema che «è interamente al di fuori del nostro controllo». Un problema per il quale il vettore comunque «si scusa con gli utenti», promettendo di essere impegnato ora a fare quanto è in suo potere per accelerare una ripresa generalizzata «di tutti i viaggi al più presto possibile».

Ryanair punta il dito contro l’ente di aviazione civile

Duro attacco all’ente dell’aviazione civile britannica (Nats) da parte del colosso low cost irlandese Ryanair, che ha il suo principale hub internazionale nell’aeroporto londinese di Stansted. Neal McMahon, uno dei top manager dell’azienda di Michael O’Leary, ha puntato il dito contro Martin Rolfe, numero uno di Nats, invocandone le dimissioni. «È oltraggioso che i passeggeri vengano ancora una volta sottoposti a disagi e disservizi a causa della protratta inefficienza gestionale di Martin Rolfe al vertice di Nats». McMahon ha evocato di «un altro guasto al sistema informatico», dopo diversi precedenti, sollecitando la ministra dei Trasporti a «intervenire» se Rolfe non si farà da parte volontariamente.