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Iddo, il fratello di Netanyahu: «Hamas non vuole distruggere Israele ma tutto l’Occidente. Gli ostaggi? Impossibile liberarli»

01 Agosto 2025 - 09:35 Ugo Milano
iddo netanyahu
iddo netanyahu
Le parole del fratello del premier a Il Giornale. E sulla crisi umanitaria a Gaza aggiunge: «In ogni guerra c'è sempre un po' di fame. Pensa che non ci fosse in Italia o in Francia durante la Seconda Guerra Mondiale?»

«L’Occidente finge di non capire che Hamas, essendo un’organizzazione dei Fratelli Musulmani, vuole distruggere non solo Israele, ma anche l’Occidente così com’è, cosa che l’Occidente si rifiuta di riconoscere». Queste le parole in un’intervista al Giornale di Iddo Netanyahu, fratello del primo ministro israeliano Benjamin. «Gli occidentali pensano scioccamente che se Israele smettesse di esistere, gli islamisti radicali li lascerebbero in pace. Non è così. Non odiano l’Occidente a causa di Israele, ma odiano Israele perché odiano l’Occidente, di cui Israele fa parte. E se Hamas dovesse emergere vittoriosa, darebbe un enorme impulso ai Fratelli Musulmani in tutto il mondo arabo, mettendo in pericolo i suoi attuali regimi moderati», spiega.

«Gli ostaggi? Probabilmente non saranno salvati mai»

Per Iddo Netanyahu, le critiche sull’operazione valgono nulla: «I nostri giovani soldati rischiano la vita per garantire la nostra sopravvivenza contro gli assassini e i pervertiti che hanno violentato le nostre donne, tagliato loro parti del corpo, decapitato e bruciato i nostri bambini, e che hanno filmato tutto con gioia e allegria». E sugli ostaggi da liberare ammette che «è quasi impossibile, dal punto di vista militare, salvarli, poiché è probabile che in un tentativo di questo genere vengano uccisi».

«Riconoscere la Palestina? Una barzelletta»

Riguardo all’Iran ammette di trovare «sorprendente che l’Europa non abbia mai preso in considerazione l’idea di intraprendere un’azione militare per distruggere il programma atomico iraniano, ma abbia aspettato che lo facesse il piccolo Israele. A chi pensano i leader europei che sia destinato l’immenso programma missilistico balistico iraniano? Solo a Israele? Come ha ammesso il cancelliere tedesco Merz: Israele ha fatto il lavoro sporco per noi. Tutto questo è un segno di debolezza e declino dell’Europa, ma si spera non permanente. Il tempo lo dirà». Sul riconoscimento dello stato palestinese per Francia, Regno Unito e altri Paesi replica: «È una barzelletta. Uno Stato che non esiste e non è mai esistito verrà riconosciuto? Hamas e l’Olp non sono veramente interessati a uno Stato palestinese. Quando gli ex primi ministri Barak e Olmert offrirono uno Stato ai palestinesi – prima ad Arafat e poi a Mahmud Abbas (conosciuto anche come Abu Mazen, ndr) – rifiutarono. Perché? Non volevano riconoscere Israele. Proprio come rifiutarono uno Stato quando fu offerto loro nel 1947 dall’Onu e anni prima dalla Commissione Peel britannica. Ciò che hanno sempre desiderato è che uno Stato ebraico, per quanto piccolo, non esistesse. Gli slogan ‘Dal fiume al mare’ significano proprio questo».

«In ogni guerra c’è un po’ di fame»

Infine sulla crisi umanitaria a Gaza accusa: «Ditemi come, esattamente. Portiamo centinaia di camion di cibo ogni giorno, mentre cerchiamo di gestire i furti di aiuti alimentari da parte di Hamas. In ogni guerra c’è sempre un po’ di fame. Pensa che non ci fosse in Italia o in Francia durante la Seconda Guerra Mondiale?».