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Restano intossicati alla festa in provincia di Cagliari, 11 casi di botulino: un bambino in terapia intensiva. C’è un indagato

02 Agosto 2025 - 19:48 Ugo Milano
cagliari botulino
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Il bambino è stato trasferito al Gemelli di Roma. L'intossicazione alla festa di provincia con centinaia di partecipanti. Con la procura indaga anche la Asl

C’è un primo nome nell’inchiesta sull’intossicazione da botulino che ha colpito undici persone in provincia di Cagliari. Si tratta di Cristian Gustavo Vincenti, titolare del chiosco dove sarebbe stata servita la salsa guacamole ritenuta al centro del caso. La procura del capoluogo lo ha iscritto nel registro degli indagati. Le ipotesi di reato sono lesioni colpose e commercio di sostanze alimentari nocive. I fatti risalgono a fine luglio, durante la “Fiesta Latina” a Monserrato, in provincia di Cagliari. Un evento pubblico, con stand gastronomici e centinaia di partecipanti. Dopo il consumo di alcuni piatti, tra cui churrascos con guacamole, almeno 11 persone sono finite in ospedale. Due sono ancora in gravi condizioni. Tra loro anche un bambino di 11 anni, attualmente ricoverato in terapia intensiva al Gemelli di Roma. È intubato e in sedazione, ma le sue condizioni vengono definite stabili.

L’indagato si è detto «frastornato e dispiaciuto»

L’indagine è nelle mani del pubblico ministero Giangiacomo Pilia. Oltre all’inchiesta penale, la Asl ha avviato accertamenti paralleli. Alcune confezioni sospette sono state già sequestrate, in particolare quelle contenenti la salsa incriminata. Dopo i primi malori, il sindaco di Tortolì ha bloccato l’arrivo della manifestazione in Ogliastra. Dal canto suo, il legale di Vincenti, l’avvocato Maurizio Mereu, ha spiegato che i suoi assistiti stanno collaborando. «Sono frastornati e dispiaciuti per quanto accaduto», ha detto. «Hanno già avviato un’indagine interna per capire se e cosa possa non aver funzionato. È importante fare piena luce su quanto accaduto». La procura mantiene il massimo riserbo. Nessuna conferma ufficiale, ma nemmeno smentite. Intanto, restano ricoverate diverse persone, mentre si cerca di capire con esattezza dove e come si sia verificata la contaminazione.

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