Dazi, si può ancora trattare. Ma ci sono differenze anche nelle stesse categorie: penalizzato il pecorino, tutelato il parmigiano


I nuovi dazi entreranno in vigore dalla mezzanotte del 7 agosto, una settimana dopo la scadenza originale fissata da Trump. La tariffa del 15% colpirà centinala di merci. Secondo l’ordine esecutivo americano per ogni prodotto europeo che paga un dazio inferiore al 15% negli Stati Uniti, verrà applicato un dazio aggiuntivo per potergli far raggiugnere esattamente quella soglia. Se invece il bene è già soggetto a un dazio pari o superiore al 15%, non ci saranno modifiche. E questo adeguamento, riporta oggi Il Corriere della Sera, è già incorporato nel sistema tariffario americano (HTSUS) attraverso due nuovi codici doganali distinti per le merci europeе uno per i beni sotto soglia, cui si applica il dazio aggiuntivo, e uno che vale invece per quelli già oltre la soglia del 15%. Le spedizioni caricate su nave prima del 7 agosto e sdoganate entro il 5 ottobre riceveranno invece ancora il vecchio regime tariffario.
Cosa non cambia e i paradossi sull’export alimentare
II dazio del 15% previsto dal nuovo ordine esecutivo Ue, riporta il Corriere della Sera, non si applica alle automobili né ai componenti auto (ferme al 27,5%), mentre i dazi sull’acciaio e sull’alluminio europei restano al 50%, con la stessa tariffa da applicare anche al rame dal 7 agosto. Una menzione particolare va ai prodotti agricoli e alimentari esportati negli USA che dal 7 agosto beneficeranno del 15 per cento. All’interno, ricostruisce il Corriere della Sera, ci sono vincitori e vinti. Il Parmigiano reggiano ha finora avuto un dazio complessivo del 25 per cento. Con la soglia del 15 per cento la sua percentuale scende, avendo un’agevolazione. Agevolazione che invece non ha il pecorino romano. Finora ha avuto un’esenzione totale. Adesso avrà la tariffa del 15 per cento.