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Il caso dei «falsi preti cattolici» che celebrano battesimi e matrimoni, l’avviso del vescovo di Nola. E loro protestano: «Tutto valido»

02 Agosto 2025 - 20:35 Ugo Milano
falsi preti nola
falsi preti nola
Il vescovo vieta ogni riconoscimento ecclesiastico e invita i fedeli a non partecipare alle celebrazioni. Ma i religiosi contestati rivendicano autonomia e citano la Costituzione e testi vaticani

La Diocesi di Nola, piccolo comune della città metropolitana di Napoli, ha lanciato l’allarme: «Quattro persone celebrano matrimoni e battesimi, ma non sono sacerdoti cattolici. Non partecipate». Con una nota ufficiale firmata dal vescovo Francesco Marino e diramata lo scorso 28 luglio, la Chiesa locale ha preso posizione netta contro chi definisce senza mezzi termini «falsi sacerdoti cattolici». Secondo la Curia, queste persone – già segnalate un anno fa anche dall’Arcidiocesi di Napoli – continuano a officiare riti religiosi nel Nolano: matrimoni, battesimi, funerali e benedizioni. Tutto «in modo illegittimo». Per questo il Vescovo ha ordinato che «non sia dato ad essi alcun riconoscimento diretto o indiretto di carattere ecclesiastico», esortando i fedeli a non partecipare a nessuna delle loro celebrazioni. La loro presenza – avverte – comprometterebbe «la comunione con la Chiesa cattolica».

I preti sotto accusa: «I nostri sacramenti sono validi»

Ma i diretti interessati non ci stanno. Uno di loro, Francesco Balzano, 47 anni, ha replicato parlando al Corriere del Mezzogiorno, difendendo la legittimità del proprio operato. Si definisce «monsignore» e appartiene alla «Prelatura Santissimi Pietro e Paolo – Married Priest Now», realtà religiosa autonoma, vicina all’ex arcivescovo zambiano Emmanuel Milingo, ridotto allo stato laicale nel 2009. Balzano respinge ogni accusa: «Se c’è validità di forma, materia e ministro il sacramento è sempre valido. È Dio che agisce tramite i suoi ministeri e la Chiesa non ha e non può avere il potere di annullare ciò che Dio ha disposto». Parole scritte in risposta a un post Facebook della Diocesi.

Il documento del Vaticano e la Costituzione per difendersi

E non è tutto. Balzano ha citato anche un documento vaticano, il Dominus Jesus, per rafforzare la sua posizione: «Le Chiese che, pur non essendo in perfetta comunione con la Chiesa cattolica, restano unite ad essa per mezzo di strettissimi vincoli […] sono vere Chiese particolari». Infine, si appella alla Costituzione: «Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa». Nel frattempo, sul suo profilo social si racconta come un uomo in cammino, segnato da un’adolescenza difficile, ma convinto della propria vocazione. Si mostra spesso in abito talare, prega in diretta video e, in occasione del Pride di Napoli, ha scritto: «Il vero Dio è un Dio arcobaleno». Il confronto, comunque, resta aperto. Da un lato, la Chiesa cattolica ribadisce l’esclusiva legittimità dei suoi ministri ordinati. Dall’altro, i sedicenti sacerdoti rivendicano autonomia e validità dei loro sacramenti. E intanto continuano a celebrare.

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