Debiti scolastici: come prepararsi, quanto costano le ripetizioni private e quando escono i risultati


Finita la scuola, comincia una nuova corsa contro il tempo per gli studenti: quella per recuperare i debiti formativi. Dopo le pagelle di giugno, chi ha chiuso l’anno con una o più insufficienze non può rilassarsi del tutto: dove non arriva la bocciatura, si inserisce un debito scolastico, una sorta di cartellino giallo che impone di rimettersi sui libri. Stando ai dati del ministero dell’Istruzione e del Merito, quasi 1 alunno su 5 ha concluso l’anno con una o più insufficienze da recuperare. Spetta ai consigli di classe decidere chi dovrà affrontare il recupero e sono le singole scuole a organizzarlo: c’è chi propone corsi estivi interni, chi lascia spazio allo studio individuale o a un supporto esterno. In ogni caso, l’obiettivo è uno solo: superare la prova finale, che va sostenuta entro la prima settimana di settembre. Le scuole devono poi comunicare i risultati entro l’8 settembre. Dal prossimo anno scolastico ci sarà una novità dopo la nuova riforma del voto di condotta: chi avrà un voto di condotta pari a 6, dovrà presentare un elaborato di cittadinanza su cui sarà valutato. Chi avrà 5, anche se in tutte le altre materie va bene, sarà bocciato.
I corsi di recupero a scuola
Le modalità e i contenuti specifici delle verifiche di settembre vengono stabiliti dai docenti della materia insieme al consiglio di classe. Solitamente, la scuola organizza corsi di recupero della durata complessiva di 15 ore per gli studenti interessati (di solito già nel mese di luglio). Grazie alle circolari scolastiche, studenti e famiglie possono conoscere con precisione le date degli esami di recupero, i corsi organizzati dall’istituto e gli scrutini finali. Una volta sostenute le prove, gli studenti con giudizio sospeso saranno nuovamente valutati dal consiglio di classe, che deciderà se ammetterli all’anno successivo o meno.
Cosa fare ad agosto per prepararsi al meglio lo studio
Per chi deve prepararsi, agosto è il momento decisivo. Come affrontare lo studio senza arrivare impreparati alla verifica? Innanzitutto, è fondamentale organizzare il tempo: stilare un calendario con giorni, orari e obiettivi settimanali aiuta a evitare accumuli all’ultimo minuto e conseguente ansia. Anche solo due ore al giorno, ben distribuite, possono fare la differenza. Altro aspetto essenziale è trovare un metodo di studio adatto a sé stessi: imparare come studiare, non solo cosa studiare, fa davvero la differenza. Tra i metodi più utilizzati, a seconda della materia, ci sono le mappe concettuali, le sintesi scritte, gli esercizi guidati e la ripetizione orale. Di solito, i professori che assegnano un debito forniscono anche schede di recupero o indicano esercizi e materiali su cui esercitarsi: è importante partire proprio da lì. Oggi, un aiuto arriva anche dall’intelligenza artificiale. Vari programmi online permettono di creare esercizi o ripetizioni personalizzate. Ad esempio, ChatGPT ha da poco introdotto una funzione che supporta lo studente nel ragionamento e nello studio. Unica attenzione da tenere presente: tutto ciò che fornisce l’AI va sempre verificato. Ha molti pregi, ma un grande limite: se non sa una risposta, può inventarla. Studiare da soli non è sempre sufficiente. In caso di difficoltà persistenti, può essere utile ricorrere a ripetizioni private.
Ripetizioni private: quanto costano
Lezioni a domicilio, online o durante le vacanze: il ricorso alle ripetizioni è una prassi consolidata per migliaia di studenti nei mesi estivi. Le materie più richieste restano ogni anno le stesse: matematica, inglese e latino. Secondo un recente sondaggio dell’Osservatorio Ripetizioni Estive di Skuola.net, due studenti su tre si rivolgono a lezioni private, in aggiunta o in alternativa ai corsi organizzati dalle scuole. Un fenomeno in crescita che muove un vero e proprio mercato. Dal sondaggio emerge infatti che, solo per le ripetizioni estive, uno studente spende in media circa 287 euro. Fortunatamente per gli studenti, il costo delle lezioni private non varia in modo significativo da città a città e i prezzi non aumentano nelle località turistiche. Ad eccezione di una leggera differenza tra Nord e Sud, con costi generalmente più elevati al Nord, confrontando le offerte online delle diverse località e dei vari docenti, i prezzi risultano sostanzialmente uniformi.
Fattori che incidono sul costo delle ripetizioni
A incidere molto sul costo, invece, è il numero di ore scelte e il tipo di insegnante a cui ci si rivolge: corsi organizzati da aziende private, studenti universitari o docenti, e anche dalla modalità delle lezioni, online o in presenza. In media, le lezioni con uno studente universitario o un neolaureato costano tra i 10 e i 25 euro all’ora, mentre il prezzo sale fino a 35 euro se l’insegnante è un professore delle scuole medie o superiori, e può arrivare fino a 50 euro all’ora se si tratta di un docente universitario. Per le ripetizioni online è generalmente previsto uno sconto del 10-20%, e alcuni insegnanti propongono pacchetti di lezioni a prezzo ridotto o lezioni di gruppo con 2-4 studenti dello stesso livello.
A chi si affidano gli studenti
Negli ultimi anni si sono diffuse diverse piattaforme per la ricerca di ripetizioni: Ripetizioni.it, LetueLezioni.it e Superprof sono le più utilizzate. Secondo il sondaggio dell’Osservatorio di Skuola.net, il 24% degli studenti si affida a queste piattaforme, il 7% utilizza siti di annunci generici, mentre il 63% si muove ancora tramite il passaparola, che si conferma il metodo più efficace. Solo il 2% degli studenti si rivolge ai centri di formazione.
Quando escono i risultati e cosa succede dopo
Le verifiche per il recupero dei debiti scolastici si svolgono generalmente entro la fine di agosto o nei primi giorni di settembre, in base al calendario stabilito da ciascun istituto. Entro l’8 settembre, data fissata dal ministero dell’Istruzione e del Merito, tutte le scuole devono comunicare agli studenti e alle famiglie i risultati delle prove di recupero. La correzione delle verifiche è solitamente affidata al docente della materia, in caso di pensionamento o sostituzioni, può essere incaricato un altro docente della stessa disciplina. Se lo studente supera la verifica, il debito viene considerato estinto e può accedere regolarmente all’anno successivo. In caso contrario, si rischia la bocciatura. Tuttavia, in casi eccezionali, poiché il consiglio di classe ha l’obbligo di valutare l’ammissione all’anno successivo anche in presenza di esito negativo, i docenti possono decidere caso per caso se è più opportuno bocciare o promuovere il ragazzo. Questa decisione dipende solitamente dal numero di debiti accumulati, dalla gravità delle lacune, dalla partecipazione ai corsi di recupero e dall’impegno dimostrato dallo studente.