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La storia di Roland Beainy, il 28enne che ha inventato i «Trump Burger» perché grande fan del presidente Usa. E ora lo cacciano dal Texas

09 Agosto 2025 - 21:53 Valentina Romagnoli
trump burger
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L'imprenditore ha 28 anni ed originario del LIbano. Arrestato dall’Ice e rischia di essere rimpatriato. Come sono nati i locali di fast food dedicati al tycoon

Dal Libano al Texas per realizzare il sogno di aprire un fast food dedicato a Donald Trump, fino all’arresto e al rischio di espulsione. È la parabola di Roland Mehrez Beainy, 28 anni, fondatore della catena Trump Burger, finito nel mirino dell’Immigration and Customs Enforcement (Ice) per aver, secondo le autorità, superato i termini di permanenza legale negli Stati Uniti. Beainy è arrivato negli Usa nel 2019 come non-immigrant visitor e, secondo i registri ufficiali, avrebbe dovuto lasciare il Paese entro il 12 febbraio 2024. In base al Dipartimento della Sicurezza Interna (Dhs), avrebbe tentato di ottenere lo status legale attraverso un matrimonio con una donna, ma senza mai dimostrare di aver condiviso con lei una residenza. Una circostanza che per le autorità configura un’operazione sospetta. L’imprenditore respinge nettamente le accuse: «Il novanta percento delle cose che dicono non è vera», ha detto al giornale locale Houston Chronicle.

Il rischio è l’espulsione dal Paese

Il 16 maggio scorso, cinque anni dopo aver inaugurato il primo Trump Burger a Bellville, è stato arrestato dagli agenti dell’Immigration and Customs Enforcement (Ice) e inserito in una procedura di espulsione. «Sotto l’attuale amministrazione, Ice è impegnata a ripristinare l’integrità del sistema d’immigrazione, perseguendo chi entra illegalmente o resta oltre i termini consentiti. Questo è vero indipendentemente da quale ristorante possiedi o dalle tue convinzioni politiche», ha sottolineato l’agenzia in una nota. La vicenda arriva, in effetti, in un momento in cui l’amministrazione Trump, tornata alla Casa Bianca a gennaio, ha intensificato le operazioni di deportazione, senza fare eccezioni per i suoi sostenitori politici. Non è un caso isolato: in passato, Ice ha fermato altri simpatizzanti del tycoon privi di documenti regolari, compresa una cittadina canadese arrestata in California mentre faceva domanda di residenza permanente e una donna di origini armene e iraniane detenuta in un centro federale per una condanna del 2008.

La nascita dei Trump Burger

Trump Burger ha guadagnato notorietà già alla sua apertura nel 2020, l’anno in cui Donald Trump perse la corsa alla rielezione contro Joe Biden. Il locale di Bellville era tappezzato di memorabilia, offriva panini dai nomi ironici contro i nemici politici del tycoon e devolveva parte dei profitti alle raccolte fondi pro-Trump. Negli anni successivi, Beainy ha aperto nuove sedi, tra cui Houston, affrontando però anche cause legali: il proprietario di un locale a Kemah lo ha accusato di non pagare l’affitto, sfrattandolo e ribattezzando il ristorante Maga Burger. Insomma, non sono mancati momenti difficili. Nel 2022, Beainy raccontava di aver ricevuto minacce di incendio contro il suo primo locale, ma anche di aver costruito una base di clienti fedeli. L’udienza che deciderà se Beainy potrà restare o meno negli Usa è fissata per il 18 novembre.

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