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Quali sono le lauree e le università che pagano di più in Italia nel 2025: tutto quello che c’è da sapere

11 Agosto 2025 - 16:59 Ygnazia Cigna
università lauree piu pagate stem
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In cima le Stem, a metà strada l'economia, arrancano le materie umanistiche: cosa c'è da sapere prima di scegliere un corso di laurea

Scegliere un percorso universitario non significa solo inseguire le proprie passioni, ma fare i conti anche con il mercato del lavoro e le sue dinamiche retributive. Non tutte le lauree offrono le stesse opportunità economiche, ma questo non significa che ci siano percorsi giusti o sbagliati. Piuttosto, quanto le retribuzioni siano influenzate dalla capacità del sistema produttivo di assorbire certe competenze, dal dinamismo del settore di riferimento e dal tipo di capitale umano che ogni laurea contribuisce a formare. Ecco quali lauree offrono retribuzioni maggiori secondo l’ultimo report 2025 di Job Pricing, l’osservatorio specializzato nell’analisi degli stipendi nel mercato del lavoro.

Il trionfo delle lauree Stem

stipendio lauree italia media nazionale
Fonte dati: University Report 2025

A dominare la classifica delle lauree più redditizie ci sono, senza sorprese, quelle in ambito Stem (Science, Technology, Engineering, Mathematics). Chi ha scelto Ingegneria chimica e dei materiali è oggi in cima alla lista per retribuzione, seguito da chi si è specializzato in Ingegneria nucleare e, al terzo posto, Ingegneria meccanica, navale, aeronautica e aerospaziale. Si tratta di profili molto richiesti, che operano in settori ad alta intensità tecnologica, con competenze tecniche e digitali che fanno la differenza. Le loro Ral superano la media nazionale (33.527 euro) di un buon 6-8%.

A metà strada ci sono le lauree economiche

Le lauree in ambito economico e quantitativo si posizionano a metà classifica per retribuzione media nella fascia 25-34 anni, confermando una buona spendibilità sul mercato del lavoro, ma senza raggiungere i livelli più alti garantiti da alcune aree Stem. Scienze statistiche, con una Ral media di 34.803 euro, si distingue positivamente (+3,8% rispetto alla media nazionale), seguita da Scienze giuridiche (34.329 euro, +2,4%) e Scienze fisiche (34.104 euro, +1,7%). Tuttavia, è interessante notare che anche lauree considerate tradizionalmente sicure, come quelle in Scienze mediche (33.184 euro, -1,0%) o Scienze biologiche (33.308 euro, -0,7%), non figurano tra le più remunerative nella fase iniziale della carriera. Questo dimostra come la retribuzione non dipenda soltanto dal livello di specializzazione, ma anche dalla dinamicità del settore.

Le aree umanistiche arrancano

All’estremo opposto troviamo i laureati in discipline umanistiche, linguistiche e pedagogiche, la cui retribuzione media si attesta ben al di sotto della soglia nazionale. Scienze storiche e filosofiche sono all’ultimo posto e si fermano a circa 30.798 euro l’anno. Non è solo una questione di valore culturale, che nessuno mette in discussione, ma di un mercato del lavoro frammentato, in molti casi dipendente dal settore pubblico o da impieghi con stipendi iniziali modesti.

Le differenze tra atenei privati, statali, e politecnici

stipendio medio tipologia ateneo italia
Fonte dati: University Report 2025

Quando si parla di guadagni dopo la laurea, non conta solo cosa si studia, ma anche dove. A incidere in modo significativo sulle retribuzioni è anche la natura giuridica dell’università scelta. Sempre secondo i dati dell’Osservatorio JobPricing, chi si laurea in un ateneo privato percepisce in media 44.327 euro lordi annui, contro i 41.062 euro dei laureati in atenei statali: una differenza di oltre l’8%. Il divario è ancora più marcato se si guarda ai politecnici, dove la Ral media sale a 46.768 euro. Un vantaggio che non si spiega tanto con il contenuto dei corsi, quanto con fattori strutturali: classi meno affollate, maggiore supporto individuale, servizi più efficienti e, soprattutto, una rete capillare di contatti con imprese e istituzioni. Questi elementi si rivelano decisivi, in particolare, nelle fasi iniziali della carriera e nei settori ad alta professionalizzazione, dove la connessione tra università e mondo del lavoro può fare la differenza.

Gli atenei che pagano di più: in testa la Bocconi di Milano

ral media lauree italia
Fonte dati: University Report 2025

Non tutte le università offrono le stesse prospettive economiche. Le migliori performance retributive si concentrano in atenei altamente selettivi, con una forte specializzazione disciplinare e un orientamento marcatamente internazionale e professionale. In testa alla classifica troviamo l’Università Bocconi, con una retribuzione annua lorda media superiore del 23% rispetto alla media nazionale: un risultato che conferma la sua leadership nei settori economico-manageriali. Seguita dal Politecnico di Milano. Interessante anche il caso di alcuni atenei pubblici del Sud, come Napoli e L’Aquila, che ottengono buoni risultati, grazie a corsi molto professionalizzanti e a un’alta mobilità geografica dei laureati, spesso attratti da sbocchi occupazionali al Centro-Nord o all’estero. In definitiva, i fattori che fanno davvero la differenza non sono solo il nome dell’università, ma l’area disciplinare scelta, la qualità dell’offerta formativa, la rete di contatti con il mondo del lavoro e la capacità di adattarsi a un mercato in continuo cambiamento. L’ateneo può dare una spinta iniziale, ma il percorso retributivo dipende anche dall’individuo, dalle competenze acquisite e dal contesto in cui si decide di operare.

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