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Perché nessuno dei minorenni che hanno investito Cecilia De Astis sarà imputato: cosa dice la legge e cosa rischiano i genitori

13 Agosto 2025 - 12:54 Alba Romano
perchè i minorenni non andranno in carcere
perchè i minorenni non andranno in carcere
Fino a 14 anni i minori sono ritenuti «privi della maturità necessaria per cogliere il significato delle proprie azioni»

Nessuno dei quattro ragazzi responsabili dell’investimento e della morte di Cecilia De Astis andrà in carcere o sarà sottoposto ad altre misure restrittive. Secondo gli inquirenti, alla guida della Citroën Ds4 bianca che lunedì 11 agosto ha travolto e ucciso la 71enne, in via Saponaro, c’era un 13enne. Con lui, tre amici: un 12enne, una bambina di 11 anni e un altro coetaneo. Tutti italiani, figli di famiglie nomadi di origine bosniaca, domiciliati nel campo rom di via Selvanesco. I quattro, dopo esser stati individuati dalle forze dell’ordine, sono stati però resituiti alle famiglie. Quella che potrebbe sembrare un’ingiustizia è in realtà sancita nero su bianco all’articolo 97 del Codice Penale: «Non è imputabile chi, nel momento in cui ha commesso il fatto, non aveva compiuto i quattordici anni».

«Fino a 14 anni il minore non è imputabile»

In un’intervista al Corriere della Sera, il professore Francesco Centonze spiega che «Fino ai 14 anni, il nostro ordinamento presume che il minore non sia imputabile. Si ritiene privo della maturità necessaria per cogliere il significato etico e sociale delle proprie azioni». In pratica, vista la non imputabilità, il procedimento si chiude con un non luogo a procedere, anche se resta la possibilità di applicare misure alternative come il collocamento in comunità. Una legge difficile da accettare per chi ha perso una persona cara: «ma la legge è costruita su un dato scientifico: chi ha meno di 14 anni non ha generalmente una piena maturità sociale. Ogni iniziativa punitiva sarebbe insensata e, addirittura, pregiudizievole» afferma Centonze, sottolineando che un eventuale pena per ragazzi inferiori ai 14 anni potrebbe essere controproducente.

Le possibili conseguenze per i genitori

Discorso diverso per i genitori, i quali potrebbero essere ritenuti responsabili, sia civilmente che penalmente, nel caso in cui «sarà accertata la loro conoscenza della situazione pericolosa e la possibilità di agire per impedire i reati». Ma le conseguenze per i genitori potrebbero non fermarsi lì: il giudice potrbbe infatti ritenere di revocare la responsabilità genitoriale se questo dovesse andare nell’interesse dei minori. Sul fronte del risarcimento, molto dipenderà dalle condizioni economiche delle famiglie coinvolte: «Se non sono sufficienti – dice – si può richiedere allo Stato un equo ristoro attraverso il fondo previsto dalla Direttiva per la tutela delle vittime».

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