Ultime notizie DaziDonald TrumpGazaUcrainaVladimir Putin
POLITICAFemminicidiGoverno MeloniImmigrazioneMatteo PiantedosiOmicidi

Dal calo dei furti all’aumento degli omicidi (con femminicidi stabili) fino al boom dei controlli di polizia, cosa dice l’ultimo report del Viminale

15 Agosto 2025 - 00:02 Sara Menafra
matteo piantedosi dati viminale sbarchi
matteo piantedosi dati viminale sbarchi
Nei dati pubblicati dal ministero degli Interni anche l'arrivo di migranti, i respingimenti e le partenze bloccate

Non è un paese in cui si delinque di più, anzi i reati sono complessivamente in calo. Ma gli omicidi crescono, seppure leggermente, i femminicidi sono stabili con un aumento di quelli in ambito familiare e, complessivamente, specie nelle zone rosse i controlli di polizia sono molti: in soli sei mesi le persone controllate hanno sfiorato il milione. Sono alcuni dei dati contenuti nel report che anche per il 2025, come sempre, il Viminale pubblica nella giornata di Ferragosto.

Violenze sessuali, furti e rapine in calo

Il primo elemento rilevante nel report del ministero guidato da Matteo Piantedosi è appunto quello di reati complessivamente in riduzione, specie quelli di maggiore allarme sociale, con un -9% complessivo nei primi sette mesi dell’anno. Le persone denunciate sono state 461.495 nel periodo analizzato nel 2025, in calo del -8% rispetto alle 501.380 dello stesso periodo del 2024. Particolarmente significativo è il numero delle violenze sessuali: 3.477 casi nel 2025, un -17,3% rispetto ai 4.202 casi del 2024, ma incoraggianti sono anche i numeri in calo di rapine (15.780 casi nel 2025, -6,7% rispetto ai 16.914 del 2024) e furti (559.143 nel 2025, -7,7% rispetto al numero di 605.968 registrato nel 2024), mentre gli omicidi sono in aumento, sebbene non esplosivo: 184 nei primi sette mesi del 2025: +3,4% rispetto ai 178 dello stesso periodo di un anno fa.

Femminicidi e codice rosso

In questo contesto, il numero di femminicidi è significativo perché rimane sostanzialmente stabile, passando da 61 dell’anno scorso a 60 di quest’anno, che in percentuale vuol dire un -1,6%. Tra le vittime salgono le donne di origine straniera, in totale 18 mentre lo scorso anno erano 15. Ma soprattutto colpisce il fatto che cresca il numero dei femminicidi compiuti da partner e ex partner: 38 nel 2025 (+15,1%) rispetto a 33 nel 2024, mentre quelli in ambito familiare affettivo sono passati da 54 a 51. Numeri ancora consistenti se si pensa che nel frattempo gli ammonimenti del Questore sia per stalking sia per violenza domestica sono aumentati in modo molto consistente: i primi sono ad ora 2.731 (+84,6%) e i secondi 4.840 (+63,6%). I braccialetti elettronici attivi, oggetto di polemiche anche in questi giorni per problemi di funzionamento, sono 12.192 all’8 agosto 2025.

I controlli sul territorio

Tra i dati che riguardano i controlli di sicurezza quello che spicca maggiormente è relativo alle zone rosse, fiorite in tutto il paese nel corso dell’ultimo anno. E in effetti dall’inizio del 2025 allo scorso 10 agosto, i controlli sono stati in totale 928.491. Un numero paragonabile al complesso delle operazioni ad Alto impatto svolte da inizio 2023 al 31 luglio 2025: 954.013, con 1.755 stranieri espulsi. Sono aumentati di parecchio anche i controlli nelle Stazioni ferroviarie: 2.780.956 nel 2025, un +3,4% rispetto a 2.690.530 nel 2024. Il nuovo codice della strada per ora non ha avuto particolari effetti nella sicurezza: 41.315 nel 2025, un -2,1%, di incidenti con una riduzione dei decessi: 710 nel 2025, un -6,7% rispetto ai 761 del 2024. Sono calate le operazioni antidroga, 11.434 nel 2025, un -8,9%, ma le sostanze sequestrate sono di più, visto che passano da 26.149,53 kg del 2024 a 29.275,14 kg nel 2025, +12%.

Terrorismo, cybersicurezza, ordine pubblico

Nell’ambito del terrorismo internazionale gli accusati di estremismo arrestati sono stati 20 a fronte dei 15 dell’anno precedente. Si riduce l’allarme sulla cybersicurezza. Ma se gli attacchi digitali sono calati, 5.685, -21,7%, gli interventi riguardanti il terrorismo informatico, quindi la propaganda via web, sono in crescita: 125, +56,3%. A dispetto di quanto si può credere vivendo nelle grandi città, le manifestazioni non sono in crescita anzi. 7.294 nel 2025, un -11,1% rispetto alle 8.209 del 2024 e calano sia quelle sindacali, 2.229 nel 2025 (-28%) rispetto a 3.096 nel 2024, sia quelle a sostegno della pace, 1.289 nel 2025 (-4%) rispetto a 1.343 nel 2024. Più in generale quelle con criticità dal punto di vista dell’ordine pubblico sono diminuite: 190 nel 2025 (-19,5%), con meno feriti tra le forze dell’ordine, 95 nel 2025, un -35,4%.

Sbarchi e migranti

Tra i dati messi in evidenza nel report c’è quello degli sbarchi, praticamente stabili: 38.568 nel 2025, un +2,1% rispetto ai 37.756 del 2024. Ed è significativo che il Viminale pubblichi, come fatto anche l’anno scorso, pure le partenze bloccate da autorità non italiane, ma forse con una collaborazione da parte dell’Italia: dalla Libia – non viene chiarito in collaborazione con quale governo – si segnala che nel corso del 2024 sono state bloccate 21.762 partenze, mentre da inizio anno al 31 luglio 2025 sono state fermate 13.243 persone. Dalla Tunisia i no alle partenze sembrano essere in calo: 80.942 in tutto il 2024 e 26.773 nei soli primi sette mesi del 2025. C’è anche un dato totale di partenze bloccate, ma non è chiaro da quali paesi: 236.231. In ogni caso l’Italia ha rimpatriato 3.463 nel 2025, un +12,1% rispetto ai 3.088 del 2024. I rimpatri volontari assistiti a fine anno potrebbero aumentare. Sono stati 18.132 entro il 31 luglio, contro il 30.936 complessivo. Quest’anno come l’anno scorso la metà sono in Libia: 16.207 totali nel 2024 e 9.241 al 31 luglio scorso.

leggi anche