Curiosità, regole e storia dello US Open: tutto quello che (forse) non sai sullo Slam americano


L’ultimo grande appuntamento del tennis mondiale, prima delle Finals di novembre, accende di nuovo i riflettori sul cemento di New York. Quarto e ultimo torneo del Grande Slam, lo Us Open chiude tradizionalmente il sipario sui majors e dà il “la” ai tre mesi conclusivi della stagione, che si giocheranno tra Asia ed Europa. Sotto lo skyline della Grande Mela, il grande tennis tornerà a popolare la celebre Flushing Meadows portando con sé i più grandi campioni della terra, tra cui molti italiani: da Jannik Sinner a Lorenzo Musetti e Jasmine Paolini. In un misto di eredità e innovazione degno di uno dei tornei più antichi della storia della racchetta.
Ecco tutto quello che c’è da sapere sul torneo giocato all’ombra dei grattacieli:
- Quando e dove si gioca lo Us Open
- Chi gioca lo Us Open? Età minima, qualificazioni e wild card
- Dove vedere lo Us Open in tv
- Il regolamento del torneo, tra cronometri inflessibili e super-tiebreak
- Curiosità e storia dello Us Open
Quando si gioca lo US Open 2025: date e calendario ufficiale
Lo US Open 2025 si disputerà da domenica 24 agosto a domenica 7 settembre 2025. Queste date non sono casuali ma ben fissate nella tradizione, che voleva che il torneo a stelle e strisce durasse due settimane e iniziasse la domenica prima dell’ultimo lunedì di agosto.
Dove si gioca lo Us Open
Le partite si disputeranno nel celebre Billie Jean King National Tennis Center, situato a Flushing Meadows, nel cuore del Queens a New York. Il complesso monumentale, dedicato alla storica tennista americana, conta 12 campi da allenamento e ben 22 da gioco: tutti in cemento e tutti colorati di blu, per migliorare la visione in tv. Il principale – l’Arthur Ashe Stadium – prende il nome dall’unico tennista afroamericano a conquistare il titolo maschile, impresa che gli riuscì nel 1968, ed è il più grande impianto di tennis al mondo con una capienza di quasi 24mila persone. Una particolarità: tutti i campi del complesso possono essere tranquillamente noleggiati da chiunque lo desideri durante l’anno. Eccetto, ovviamente, nelle settimane dedicate al quarto Slam.

Chi gioca allo US Open? Età minima, ranking, qualificazioni e wild card
Per partecipare allo US Open non basta solo il talento. Esistono infatti delle regole precise che determinano chi ha già un posto assicurato nel tabellone, chi deve combattere per guadagnarselo e chi – a meno di eccezioni – non può in alcun modo ambire a calcare il cemento newyorchese.
Età minima per partecipare allo Us Open
L’età minima per partecipare allo Us Open è di 14 anni. Un limite che il torneo americano condivide con tutti gli altri Slam e che è stato fissato nel regolamento della Federazione internazionale tennis (Itf). L’accesso prima dei diciotto anni rimane comunque un evento più unico che raro, riservato solo ai grandissimi talenti precoci.
Ranking ATP e WTA: chi entra direttamente nel tabellone principale
Dei 256 tennisti totali che si giocano i trofei singolari maschile o femminile (senza contare quelli del doppio), la maggior parte si qualifica grazie alla classifica Atp o Wta. I migliori 100 del mondo (circa) accedono direttamente al main draw, il tabellone principale.
Qualificazioni e wild card: come si forma il tabellone dello Us Open
Chi non ha un ranking sufficiente può guadagnarsi un posto allo US Open passando attraverso le qualificazioni, un torneo preliminare che mette in palio 16 posti per ciascun circuito (maschile e femminile). Otto posti per torneo sono invece riservati alle wild card, inviti speciali che l’Associazione tennis americana concede a giovani promesse locali, giocatori di rientro da infortuni o tennisti con recenti performance di rilievo.

Dove vedere lo US Open 2025 in TV e streaming
In Italia, sarà possibile seguire lo US Open 2025 in diretta tv sui canali Eurosport, che garantiranno una copertura televisiva integrale. Le partite saranno visibili anche in streaming sulle piattaforme di Discovery+, Sky Go e Now Tv.
Le regole dello US Open: coaching, cronometro e tiebreak
Lo US Open presenta alcune regole particolari. Dal 2022 è permesso il «coaching», il dialogo diretto tra tennisti e allenatori dagli spalti a patto che non venga interrotto o disturbato il gioco. Per tentare di limitare il più possibile la durata delle partite, poi, tra un punto e un altro i giocatori avranno 25 secondi di tempo: il countdown sarà indicato con un cronometro apposito a bordo campo. La prima violazione farà scattare un’ammonizione, alla seconda invece perderà la possibilità di battere la prima di servizio.
Le innovazioni storiche dello Us Open: occhio di falco e super tiebreak
Lo Us Open è storicamente stato un torneo innovativo, che spesso ha anticipato regole poi implementate a livello globale. È il caso del tiebreak a 7 punti in caso di parità 6-6 all’ultimo set, che a New York già si disputava nel 1970 e che a partire dal 2022 si è trasformato in un super-tiebreak ai 10 punti. Stesso discorso per la tecnologia dell’occhio di falco, che ha permesso di rimuovere dal 2006 i giudici di linea e affidare le decisioni millimetriche a telecamere di ultima generazione.
Curiosità dello US Open: storia, primati e fatti sorprendenti
Parlare di US Open significa parlare di uno dei pilastri portanti della storia dello sport. Secondo Slam per età, la prima edizione si giocò nel 1881, quattro anni dopo gli esordi sull’erba di Wimbledon. Inizialmente conosciuto come U.S. National Championships, divenne lo Us Open nel 1968 marcando l’inizio della cosiddetta “era Open” del tennis. Flushing Meadows porta con sé un primato non da poco, essendo l’unico torneo al mondo a non aver mai saltato neanche una edizione durante le due guerre mondiali e per la pandemia da Covid-19.
Le tre superfici e la storica parità di montepremi
La lunghissima tradizione dello Us Open porta con sé, per forza di cose, una lunga serie di «prime volte». Il torneo del Queens è, ad esempio, l’unico Slam in assoluto ad aver assaggiato tutte e tre le superfici: erba dal 1881 al 1974, terra battuta nei tre anni successivi e il suo ormai classico cemento dal 1978. Negli anni Settanta, il torneo andò incontro a molte altre rivoluzioni. Nel 1975 fu il primo a pensare al tennis come evento televisivo lanciando la moda delle partite in prime time serale. Due anni prima, dopo che la campionessa in carica Billie Jean King aveva minacciato di boicottare lo Slam, lo Us Open era diventato il primo Slam a garantire la parità di montepremi per il torneo maschile e femminile.

I tennisti più vincenti dello US Open e le imprese storiche
Nell’albo d’oro dello Us Open sono incisi nomi entrati ormai di diritto nella leggenda della racchetta. In campo maschile, i tennisti più vincenti della storia del torneo con cinque trofei sono gli americani Jimmy Connor e Pete Sampras e lo svizzero Roger Federer. Quest’ultimo li vinse addirittura uno dietro l’altro dal 2004 al 2008. In campo femminile, invece, le regine assolute sono Chris Evert e Serena Williams con sei titoli a testa. La più giovane in assoluto a mettere le mani sul trofeo è stata Tracy Austin, che nel 1979 trionfò a soli 16 anni e 8 mesi. Tra le sportive in attività, invece, un posto nella storia del tennis se lo è ricavato l’inglese Emma Raducanu quando, nel 2021, diventò la prima sportiva a vincere uno Slam partendo dalle qualificazioni preliminari. E lo fece senza perdere neanche un set.

Un’ultima curiosità, che rende davvero unico lo Us Open, riguarda i raccattapalle. Il torneo americano è l’unico tra gli Slam che prevede una paga fissa oraria per i cosiddetti ball boy, con compensi che si aggirano tra gli 11 e i 16 dollari all’ora.