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Gli elogi alla Russia di Woody Allen irritano Kiev, l’intervento a un festival a Mosca: «Vergognati» – Il video

25 Agosto 2025 - 18:39 Alba Romano
Dichiarazioni come «amo il cinema russo» e «sono sempre stato un regista apolitico» hanno scatenato la dura reazione del ministero degli Esteri ucraino

«Amo il cinema russo» e «sono sempre stato un regista apolitico»: così Woody Allen, 89 anni, intervenuto in collegamento alla Moscow International Film Week, ha scatenato la polemica al punto da attirare direttamente l’ira di Kiev. Il regista è apparso durante l’incontro Legends of World Cinema, moderato dal regista russo Fyodor Bondarchuk, e durante il suo intervento ha elogiato il cinema sovietico, citando la celebre trasposizione di Guerra e Pace di Serghei Bondarchuk, Premio Oscar e figura simbolo della cinematografia russa. Nel corso della videoconferenza, Allen ha anche dichiarato che non disdegnerebbe l’idea di girare un film su «quanto sia bello vivere a Mosca e San Pietroburgo». Parole che hanno subito provocato reazioni dall’Ucraina: il ministero degli Esteri ha definito la partecipazione del regista «un insulto alla memoria di attori e registi ucraini uccisi o feriti dai criminali di guerra russi nella loro guerra in corso contro l’Ucraina».

«Così chiude un occhio su Mosca»

Pur sottolineando di aver sempre mantenuto una posizione «apolitica», nel suo intervento Woody Allen ha espresso più volte ammirazione per la cinematografia russa e la possibilità di future collaborazioni artistiche. Diverse testate ucraine e internazionali hanno polemizzato sulla questione sottolineando che, sebbene Allen abbia parlato solo di cinema, la sua presenza potrebbe essere percepita come un gesto di legittimazione del regime russo. E per il ministero degli Esteri ucraino si tratta di una vera e propria «vergogna» senza se e senza ma, perché «in un festival che riunisce sostenitori e voci di Putin, Allen ha scelto di chiudere un occhio sulle atrocità di Mosca».

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