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«Se muoio, pubblicatela». L’ultimo avviso di Virginia Giuffrè sulla sua autobiografia (che uscirà postuma). Nuovi dettagli sullo scandalo Epstein

25 Agosto 2025 - 15:50 Ugo Milano
virginia giuffre suicida principe andrea jeffrey epstein
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Si intitolerà «Nobody’s Girl: A Memoir» e in 400 pagine la principale accusatrice di Ghislaine Maxwell, Jeffrey Epstein e del principe Andrea entrerà nei dettagli di cosa ha vissuto

Prima di togliersi la vita a 41 anni Virginia Giuffrè si era premurata col suo editore: pubblicare la sua ultima biografia, le sue memorie, dove la vittima e principale accusatrice del miliardario Jeffrey Epstein, della compagna Ghislaine Maxwell e del principe Andrea entra nel dettaglio delle violenze subite e del sistema usato per nasconderle. Il volume – lungo 400 pagine e intitolato Nobody’s Girl: A Memoir – uscirà il 21 ottobre. Scritto insieme alla giornalista statunitense Amy Wallace, l’opera, sottolinea oggi il Corriere della Sera, era stata tenuta segreta finora. 

Cosa ha intanto fatto Ghislaine Maxwell

Maxwell, in carcere, ha incontrato nei giorni scorsi Todd Blanche, numero due del dipartimento della giustizia degli Stati Uniti, negando il coinvolgimento del presidente Donald Trump nel giro dell’imprenditore pedofilo. Aveva inoltre dichiarato che la foto di Giuffrè con il prinicipe Andrea era falsa e non era stata scattata a casa sua. E soprattutto non era stata lei a presentarlo a Epstein (versione discordante da quello che ha invece sempre sostenuto il principe Andrea). Andrea sostiene di non aver avuto rapporti con Giuffrè ma nel febbraio 2022 aveva raggiunto un accordo di diversi milioni di dollari per mettere fine alla causa da lei intentata.

Un libro «crudo e sconcertante»

La casa editoriale Alfred A Knopf parla di un libro «crudo e sconcertante» che entra nei dettagli sul periodo in cui Giuffrè era al servizio di Epstein. Si parla all’interno anche degli incontri che la donna, minorenne, avrebbe avuto con Andrea e altri personaggi vip del jet set curato dal miliardario pedofilo. Dopo il grave incidente automobilistico Giuffrè aveva il primo aprile mandato un’email alla coautrice Wallace, chiedendo che il libro fosse pubblicato anche postumo. «I contenuti sono cruciali», aveva scritto. «L’obiettivo è di far vedere le falle del sistema che rendono possibile il traffico internazionale di individui vulnerabili». «E’ fondamentale – aveva sottolineato – che la verità venga compresa e che questi temi vengano affrontati». 

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