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Rocco Siffredi sul gruppo “Mia moglie”: «Una goliardata maschilista». «Onlyfans? Una malattia dei nostri tempi»

26 Agosto 2025 - 12:13 Alba Romano
Il pornodivo sarà presente a Bergamo Sex il prossimo weekend. Secondo lui, nel gruppo Facebook non ci sarebbe «nessuna cattiveria»

«Sarò bigotto, ma nella vita devi scegliere che strada intraprendere. Se il lavoro ha un codice, va rispettato», afferma Rocco Siffredi parlando del caso della maestra d’asilo licenziata per un profilo su OnlyFans. Il pornodivo – che sarà tra gli ospiti principali del Bergamo Sex, la kermesse dedicata all’intrattenimento per adulti prevista da venerdì 29 a domenica 31 agosto presso la discoteca Bolgia di Osio Sopra – in una intervista al Corriere non ha nascosto la sua opinione sulle piattaforme online: «È una malattia di questi tempi. Le donne decidono in modo troppo leggero di buttarsi senza avere la consapevolezza di quello che stanno facendo».

L’ultimo film con Rocco Siffredi: il ruolo di padre apprensivo

Recentemente sul set del film Blue di Eleonora Puglia, Siffredi ha affrontato anche temi personali molto intensi: «Sono il papà di una ragazza che posta contenuti su OnlyFans per aiutare il fidanzato. In una scena mi ritrovo in terapia intensiva a vegliare mia figlia in punto di morte. Tre settimane dopo la fine delle riprese, ho rivissuto la stessa scena, ma nella realtà: mio figlio Leonardo ha rischiato la vita per una pericardite acuta. Ho vissuto i momenti più spaventosi della mia vita». Il figlio Leonardo, atleta ostacolista, sarà presente alla manifestazione insieme alla madre, Rózsa Tassi, e al fratello Lorenzo. «Il recupero richiede mesi. Lui mi somiglia molto, è metodico, voleva fare l’atleta di mestiere. E ora, lontano dalla pista, sta affrontando il periodo più difficile».

«OnlyFans? Una malattia del nostro tempo»

Siffredi non risparmia critiche al fenomeno OnlyFans e alle aspiranti attrici: «È una malattia di questi tempi. Le donne decidono in modo troppo leggero di buttarsi senza avere la consapevolezza di quello che stanno facendo. Non a caso OnlyFans è la società dai fatturati record e dalla crescita esponenziale. Qui le donne vendono il proprio corpo o si prostituiscono se arrivano all’incontro fisico con il cliente. Si definiscono content creator, ma i contenuti sono tutti di natura sessuale. E poi credono che i video li vedano solo i fan. Invece, sappiamo che quando immetti online materiale, ci resta per sempre».

Il divieto alle content creators di Of

Incalzato dal Corriere racconta che alcune creators della piattaforma hanno poi cercato di accedere alla sua accademia di Budapest «Perché ci hanno provato, hanno aperto un profilo e non hanno avuto successo. A questo punto sono sputtanate e si buttano sul porno. Ma io credo nelle vocazioni: avrei pagato per fare il pornoattore. E oggi non ci sono più le pornostar di una volta, professioniste come Valentina Nappi e Martina Smeraldi».

Il commento sul gruppo “Mia moglie”: «Goliardia maschilista»

Infine, il commento sul gruppo Facebook chiuso “Mia moglie”, dove uomini condividevano foto intime delle consorti, e non solo: «Una volta la mentalità era che le mogli erano da tenere solo per noi, adesso vengono spiattellate. Lo considero una goliardata maschilista, ma non ci vedo nessuna cattiveria terrificante. E poi non credo che tutte le donne non lo sapessero. Il mondo è pieno di scambisti».

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