Ultime notizie Donald TrumpGazaJannik SinnerMostra del Cinema di VeneziaPensioni
ATTUALITÀLatinaLazioSanitàTurismo

Sente una fitta al petto ma non chiama il 118: guida per 15 km con l’infarto in corso. Il crollo in ospedale: come si è salvato

27 Agosto 2025 - 23:18 Giulia Norvegno
Ambulanza
Ambulanza
Appena cinque minuti dopo essere arrivato al pronto soccorso, l'uomo ha avuto un arresto cardiaco

Tutto è partito da una fitta al petto sospetta durante le vacanze a Campodimele, dove un 63enne di Pontecorvo era andato a trovare la figlia. Invece di chiamare il 118, ha deciso di mettersi in macchina con la moglie. Il problema principale però era che il primo presidio medico utile era a 15 chilometri di distanza, un tragitto che si è rivelato una corsa contro il tempo.

La notte dell’infarto

Era quasi l’alba di lunedì 25 agosto quando l’uomo di Pontecorvo, in provincia di Frosinone ha accusato il malore a Campodimele, anche noto come il «paese della longevità», ricorda il Messaggero. Alle prime ore del mattino, intorno alle 5, un dolore al torace che non accennava a passare lo ha convinto che era meglio farsi vedere da un medico. L’uomo però non ha chiamato il 118 per farsi soccorrere. Ha deciso invece di mettersi al volante verso l’ospedale più vicino. Un tragitto di circa 15 chilometri dalle colline di Campodimele fino a Fondi, attraversando curve, strade poco illuminate e due strade provinciali: prima la Sp 77 verso Lenola, poi la provinciale fino all’ospedale “San Giovanni” di Dio.

Cinque minuti cruciali: l’arresto cardiaco in Pronto Soccorso

Il tempismo provvidenziale del 63enne si è rivelato letteralmente salvavita. È andato in arresto cardiaco appena cinque minuti dopo essere entrato al Pronto Soccorso di Fondi, venendo immediatamente sottoposto a manovre salvavita: defibrillazione e massaggio cardiaco. Successivamente è stato trasferito d’urgenza in elicottero verso il Santa Maria Goretti di Latina, dove è stato ricoverato nel reparto di Emodinamica. Come sottolineato dai medici, un ritardo anche minimo nell’accesso al nosocomio avrebbe potuto avere conseguenze fatali non solo per lui, ma anche per la moglie e altri utenti della strada.

Il viaggio con il rischio di collassare

Durante quei 15 chilometri critici, l’uomo ha guidato mentre era in corso l’infarto, attraversando strade spesso poco illuminate. Il tragitto fino alla Piana di Fondi, ricco di curve si è rivelato una sfida col destino, con la moglie pronta a prendere il volante accanto a lui nel caso fosse collassato. «Questa volta è andata bene, ma in certi casi bisogna allertare con prontezza i soccorsi contattando il numero di emergenza 118», ha ricordato un sanitario dell’ospedale di Fondi al Messaggero.