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Sparatoria a Minneapolis, il killer aveva bloccato le porte esterne della chiesa della scuola: uccisi due bambini, altri 14 in ospedale – I video

27 Agosto 2025 - 20:40 Ugo Milano
Sparatoria a Minneapolis
Sparatoria a Minneapolis
Avrebbe creato una trappola di fatto il 20enne che ha attaccato la chiesa di una scuola cattolica durante la messa. L'agguato alle 8.30 in cui ha sparato fino a 100 colpi. L'Fbi ha annunciato che considera la sparatoria di Minneapolis come terrorismo e «crimine d'odio contro i cattolici».

Due bambini di 8 e 10 anni sono stati uccisi nel corso di una sparatoria nella scuola cattolica dell’Annunciazione, a Minneapolis. Seduti sui banchi della chiesa all’interno della quale seguivano la celebrazione per l’innaugurazione dell’anno scolastico, sono stati raggiunti dai proiettili sparati dall’esterno dell’edificio. Secondo quanto riferito dalla polizia di Minneapolis la persona che ha aperto il fuoco sarebbe un 20enne di nome Robin Westman, che, posizionatosi sul fianco della chiesa, avrebbe fatto fuoco verso l’interno attraverso una finestra. Secondo i media localisarebbero almeno 17 le altre persone ferite di cui 14 bambini. L’uomo, interamente vestito di nero, si sarebbe suicidato dopo una breve fuga. Il governatore del Minnesota, Tim Walz, ha condannato l’attacco definendolo «un orribile atto di violenza». Secondo le ultime indiscrezioni dei media locali, sarebbero almeno 10 i bambini ricoverati in ospedale.

L’agguato alla chiesa: due porte chiuse dall’esterno

Secondo quanto raccontato da alcuni testimoni i bambini sono stati colpiti al collo e alla schiena quando la messa era iniziata da pochi minuti. Trattandosi di un istituto che accoglie bambini dalla materna alle medie, i bambini coinvolti hanno un’età compresa tra i 6 e i 14 anni. Colpiti anche tre adulti che sono stati ricoverati in ospedale. «Sono stata felice di vedere i bambini uscire illesi e salvi», ha raccontato una testimone, che si è detta scioccata per aver assistito «alll’espressione sui loro volti, alle urla delle mamme che non sapevano dove fossero i loro figli». Almeno due delle porte della chiesa della scuola Cattolica di Minneapolis dove è avvenuta la sparatoria erano state barricate dall’esterno utilizzando assi di legno di 5 per 10 cm: lo ha detto ai giornalisti il capo della polizia locale Brian O’Hara. Ipotizzabile quindi che le avesse bloccate il killer.

Chi era il killer

In un punto stampa all’esterno della chiesa in cui è avvenuta la sparatoria, gli agenti della polizia di Minneapolis insieme all’Fbi hanno precisato che il killer era un 20enne senza precedenti penali. Non sono ancora noti i collegamenti dell’uomo con il luogo in cui ha sparato, la polizia ha dichiarato di non «non sapere se si tratti di un ex studente o un ex impiegato della scuola». Poco dopo l’inizio della messa, il 20enne si sarebbe avvicinato a una finestra sul lato dell’edificio e da li avrebbe sparato con un fucile verso l’interno. Il killer aveva con sé non solo il fucile con il quale ha sparato ma anche altre due pistole e una sorta di fuoco d’artificio artigianale per creare fumo. La polizia lo ha definito «Un deliberato atto di violenza».

Le parole di Trump

Il presidente Donald Trump ha dichiarato di esser al corrente della situazione. «Sono stato informato in modo completo sulla tragica sparatoria di Minneapolis, in Minnesota. L’Fbi è intervenuto rapidamente ed è già sul posto. La Casa Bianca continuerà a monitorare questa terribile situazione. Unitevi a me nella preghiera per tutte le persone coinvolte!», ha scritto sul social Truth.

Il vescovo di Minneapolis in visita i feriti

Diversi vescovi statunitensi stanno intervenendo sui social chiedendo preghiere. L’arcivescovo di Portland, Alexander King Sample, ha scritto su X: «Il mio cuore è pesante per la tragica sparatoria di questa mattina alla Annunciation Catholic School. Preghiamo per le vittime, per i feriti e per il conforto dei loro cari». Sample ha ricordato che i piccoli studenti erano riuniti per la messa d’inizio anno scolastico quando la tragedia è avvenuta, definendolo «particolarmente straziante». «Nel dolore – ha aggiunto – ci rivolgiamo a Cristo, rinnovando la determinazione a lavorare per un cambiamento». Intanto il vescovo ausiliare di Minneapolis, Kevin Kenne, si è recato in ospedale per far visita ai feriti.

In programma c’era una messa per tutti gli alunni

«Prego per i nostri bambini e insegnanti, la cui prima settimana di scuola è stata rovinata da questo orribile atto di violenza», ha dichiarato Walz sui social media. Walz ha affermato che le autorità statali sono sul posto. Anche agenti dell’Fbi e del Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives (Atf) stanno intervenendo. Secondo alcune notizie non verificate vi sarebbero almeno 20 persone colpite. Secondo il sito web della scuola, che ha classi dalla materna fino all’ottavo anno, stamattina alle 8.15 (ora locale) era prevista una messa per tutti gli alunni.

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