Donald Trump «deluso» da Putin, ma sulla Cina è sicuro: «Ha bisogno di noi». Il contrattacco ai giudici sui Dazi e le voci sulla salute: «Sono in forma»


Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato ufficialmente che il governo federale presenterà un ricorso immediato alla Corte Suprema. La decisione arriva a seguito della sentenza di una corte d’appello che ha dichiarato illegali i dazi globali imposti durante la sua amministrazione sui prodotti stranieri. Intervistato su The Scott Jennings Radio Show, Trump ha definito la scelta «una vera emergenza» e ha sottolineato l’urgenza di una risposta. «Probabilmente lo faremo domani», ha detto, intendendo mercoledì 3 settembre. Poi ha aggiunto che il Paese non può permettersi di attendere tempi lunghi. Il presidente ha criticato i media americani per la loro gestione della vicenda, sostenendo che la stampa non abbia credibilità. La mancanza di apparizioni pubbliche da parte sua negli ultimi giorni avrebbe infatti generato speculazioni infondate sulla sua salute. Nel corso dell’intervista, Trump ha ribadito l’importanza dei dazi come strumento strategico. Ha chiesto una decisione rapida da parte della Corte Suprema, confermando che il tema resterà al centro della sua agenda politica nei prossimi giorni.
Trump e le voci sulla sua salute
Negli ultimi giorni, alcune notizie avevano lasciato intendere che il presidente fosse malato, alimentando una serie di speculazioni online. Ad alimentare i sospetti, alcune fotografie delle sue mani con delle ecchimosi viola evidenti. Ma Trump ha deciso di intervenire personalmente per smentire le voci. «Sono in grande forma», ha dichiarato, ricordando le numerose attività svolte negli ultimi giorni, tra post sui social, interviste di oltre un’ora e altri impegni pubblici durante il weekend a cui non avrebbe potuto partecipare se davvero fosse stato male. Secondo il presidente, la mancanza di apparizioni per soli due giorni è stata interpretata dai media come un segnale di malessere, mentre per lui si è trattato di normali pause tra impegni istituzionali.
La delusione da Putin e l’accoglienza in Cina
Trump ha inoltre parlato della crisi in Ucraina e dei rapporti con la Russia, sottolineando di seguire la situazione «con molta attenzione» e anticipando che nei prossimi giorni l’opinione pubblica apprenderà alcune informazioni di rilievo. Pur senza fornire dettagli, ha ribadito che ci saranno conseguenze se non sarà possibile organizzare un incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, lasciando intendere un possibile ruolo degli Stati Uniti nel facilitare un confronto diplomatico e dichiarandosi «molto deluso» dai comportamenti del presidente russo. Si è invece detto «non preoccupato» dall’allineamento fra la Russia e la Cina: «non userebbero mai i loro militari contro di noi. Credetemi, sarebbe la cosa peggiore che potrebbero mai fare». Per poi aggiungere a proposito del trattamento riservato da Xi a Putin come possibile sfida agli Usa: «La Cina ha bisogno di noi piu’ di quanto noi abbiamo bisogno di lei».