Calabria, sequestrati decine di autovelox: «Rilevavano infrazioni in maniera massiva». Nel mirino multe illegittime e uso dei proventi


La Procura di Catanzaro ha disposto il sequestro di numerosi dispositivi elettronici per il controllo delle targhe – i cosiddetti Targa System – utilizzati in diversi comuni della fascia ionica della provincia. L’operazione è stata eseguita questa mattina da Polizia di Stato, Polizia Stradale, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Anas, su ordine del Gip di Catanzaro. Secondo le prime risultanze investigative, i dispositivi sarebbero stati impiegati in violazione della normativa sul Codice della Strada e con possibili criticità rispetto al trattamento dei dati personali. In particolare, gli apparecchi – sistemi di videosorveglianza dotati di software per la lettura automatica delle targhe – avrebbero rilevato infrazioni in maniera massiva, facendo ricorso alla contestazione differita anche in casi in cui non sarebbe stata giustificata.
Le verifiche sui proventi delle sanzioni
Gli inquirenti hanno acquisito anche numerosi verbali di multa emessi tramite il Targa System, che potrebbero essere dichiarati nulli e annullati per illegittimità dello strumento. Non solo: sono stati acquisiti i bilanci comunali e la documentazione contabile, per verificare se i proventi delle sanzioni siano stati utilizzati correttamente o se siano stati destinati ad altri scopi. Il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari, ma l’inchiesta potrebbe avere conseguenze rilevanti sia sul piano amministrativo che su quello economico per diversi comuni coinvolti.