Coldiretti gela l’Ue (e il governo) sull’accordo col Mercosur: «Così a rischio filiere agroalimentari e salute dei consumatori»


Arriva un pollice in giù da Coldiretti all’accordo commerciale tra Unione europea e Mercosur. In una nota pubblicata poche ore dopo l’annuncio di Bruxelles, la più grande e rappresentativa lobby degli agricoltori italiani dà un giudizio negativo dell’intesa che nei piani della Commissione europea dovrebbe contribuire a diversificare i partner del Vecchio Continente di fronte alle continue minacce di Donald Trump. «L’accordo con il Mercosur deve essere vincolato a precise garanzie sul rispetto del principio di reciprocità degli standard produttivi e su controlli su tutti i prodotti agroalimentari che entrano in Europa, se non vogliamo mettere a rischio la salute dei consumatori e il futuro delle filiere agroalimentari», si legge nella nota diffusa dalla Coldiretti.
I dubbi di Coldiretti
Non è certo la prima volta che il settore agricolo si mostra scettico sull’accordo tra Ue e Mercosur. Già lo scorso anno, quando si conclusero i negoziati, gli agricoltori protestarono in tutta Europa per provare a convincere i vertici Ue a fare un passo indietro. L’intesa, alla fine, è arrivata. E Bruxelles, proprio in risposta alle proteste, ha fatto inserire nel documento finale dell’accordo una serie di clausole di salvaguardia volte a prevenire il timore più grande degli agricoltori: un’invasione di prodotti dall’America Latina che mette fuori mercato le aziende agricole europee. Ad oggi, infatti, circa la metà delle importazioni europee dai Paesi del Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay) riguarda prodotti agricoli e alimentari, che con la nuova intesa potranno entrare sul mercato europeo senza dazi.

I timori sull’uso di antibiotici e pesticidi
«La previsione di una clausola di salvaguardia, seppur un passo in avanti, non è sufficiente a sostenere le imprese ai possibili contraccolpi dell’accordo. Le stesse generiche rassicurazioni della Commissione sull’avvio di iniziative complementari, comprese valutazioni d’impatto sull’allineamento degli standard di produzione, devono trovare adeguata collocazione all’interno dell’intesa», scrive la Coldiretti. L’accordo prevede che gli agricoltori sudamericani rispettino gli stessi standard fitosanitari di quelli europei. Ma l’associazione italiana si mostra piuttosto scettica sul fatto che questo accadrà per davvero: «Occorre garantire controlli sul 100% dei prodotti che entrano nei confini europei, visto che nei Paesi sudamericani si fa tutt’ora largo uso di antibiotici e altre sostanze come promotori della crescita negli allevamenti, oltre a pesticidi vietati da anni in Ue».
La posizione (attendista) del governo Meloni
In seguito all’annuncio di Bruxelles, Palazzo Chigi ha diffuso un comunicato in cui «accoglie con favore l’inserimento di un pacchetto di salvaguardie aggiuntive a tutela degli agricoltori europei». Una modifica sostanziale, che l’Italia aveva «attivamente chiesto negli scorsi mesi». Il governo di Giorgia Meloni si è riservata di esprimere la propria posizione definitiva sull’accordo Ue-Mercosur soltanto dopo una valutazione dell’«efficacia delle garanzie aggiuntive». Ma proprio quel parere finale, che al momento appare più positivo che negativo, rischia di essere fortemente condizionato proprio dalla posizione di Coldiretti, che negli ultimi anni ha dimostrato una presa notevole sulle posizioni di tutti e tre i principali partiti della maggioranza – Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia – in materia di agricoltura.
Foto copertina: ANSA/Fabio Frustaci | La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in visita al villaggio Coldiretti al Circo Massimo di Roma, nel 2023