A Pechino spunta D’Alema per la parata con Putin e Xi Jinping. L’intervista alla Tv cinese, la sfuriata di Calenda: «È una schifezza» – Il video
Il leader di Azione Carlo Calenda è andato su tutte le furie per la presenza dell’ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema alla parata militare di Pechino. «Una vera schifezza», la definisce senza giri di parole, equiparando il gesto a comportamenti «di livello Salvini». La reazione dell’ex ministro è arrivata dopo che sui social è iniziato a circolare il video in cui D’Alema viene intervistato da una Tv cinese durante l’evento in piazza Tienanmen, dove erano presenti anche il presidente cinese Xi Jinping e il presidente russo Vladimir Putin.
Il «messaggio di pace» di D’Alema a Pechino
Nell’intervista, D’Alema ha cercato di inquadrare la sua partecipazione in chiave pacifista: «Viviamo in un momento difficile nelle relazioni internazionali. Io spero e confido che qui da Pechino venga un messaggio per la pace – ha detto l’ex premier – per la cooperazione e per il ritorno a uno spirito di amicizia tra tutti i popoli e per porre fine alle guerre che purtroppo insanguinano in modo così tragico diversi Paesi del mondo». D’Alema ha poi elogiato «la lotta eroica del popolo cinese così importante non solo per la Cina ma per tutta l’umanità per la sconfitta del nazismo e del fascismo».
L’attacco social di Calenda: «Omaggio a Putin mentre muoiono in Ucraina»
«È grave che un ex presidente del Consiglio vada a Pechino per celebrare la nascita del fronte antioccidentale – ha scritto Calenda furibondo su X – D’Alema va ad omaggiare Putin e Kim Jong Un, Xi Jinping. Mentre ragazzi muoiono in Ucraina per difendere la loro e la nostra libertà». La partecipazione di D’Alema non era una vera e propria sorpresa. Già la settimana precedente il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese aveva reso nota la sua presenza, insieme a quella di altri ex politici internazionali, alla cerimonia in piazza Tienanmen.
L’elogio di Acerbo e Fassina: «Unico coraggioso che non si è allineato»
Oltre a Calenda, tutto il centrodestra italiano si è unito con toni di condanna chiedendo che anche la sinistra si distanziasse dalla decisione di D’Alema. C’è però chi ha elogiato l’ex presidente del Consiglio, come il segretario di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo: «Ho criticato tante volte Massimo D’Alema ma plaudo alla sua presenza alla parata a Pechino. In qualità di ex presidente del Consiglio non si è allineato con la nuova guerra fredda con la Cina che gli USA ci vogliono imporre. Le critiche di Calenda e di vari opinionisti renziani sono medaglie al merito». Anche Stefano Fassina, ex vice ministro dell’Economia e delle Finanze, è una voce fuori dal coro: «Dalla riunione della Shangai Cooperation Organization è arrivata una proposta di costruzione di un ordine multilaterale che i governi e i partiti europei, soprattutto i partiti interessati ai lavoratori, dovrebbero raccogliere, discutere, contribuire a definire e attuare. D’Alema è tra i pochi con consapevolezza della Storia e il coraggio di parlare. L’Ue del WARfare colpisce i suoi popoli e corrode le sue malmesse democrazie».
September 3, 2025