Papa Leone fa sistemare il campo da tennis a Castel Gandolfo. E dopo Sinner, anche Alcaraz vuole sfidare il pontefice


Papa Leone XIV non ha mai nascosto la sua passione per lo sport, in particolare per il tennis. Lo aveva dimostrato già lo scorso maggio, quando aveva accolto con grande cordialità Jannik Sinner e la sua famiglia durante gli Internazionali d’Italia. Ora, a Castel Gandolfo, residenza pontificia immersa nei Castelli Romani, oltre alla piscina è stato rimesso a nuovo anche il campo da tennis, così che il Pontefice possa tornare a palleggiare e alleviare lo stress come ai tempi in cui giocava da dilettante.
La benedizione prima degli Us Open
Ma se il cognome di Jannik ha di fatto escluso in principio un possibile match tra l’altoatesino e il Papa, come scherzando ha detto lo stesso Leone XIV, vedremo se avrà più fortuna Carlos Alcaraz. Il fuoriclasse spagnolo, numero due del mondo e rivale diretto di Sinner, è noto anche per la sua profonda fede. Molto legato alla Virgen de la Fuensanta, protettrice della sua città natale Murcia, porta sempre con sé un’immagine sacra donata dalla nonna Vittoria. Prima degli US Open, Alcaraz ha fatto visita a San Patrick, la cattedrale cattolica di New York, per ricevere la benedizione di don Luigi Portarulo, giovane vicario di 36 anni originario della Campania.
Il sogno di Alcaraz
«Fino a poco tempo fa non conoscevo il tennis», ha raccontato don Portarulo in un’intervista a La Stampa, «ma poi ho incontrato Djokovic, Cobolli, Musetti e lo stesso Alcaraz. Carlos non è italiano, lo so, ed è il rivale di Sinner, ma è un ragazzo davvero speciale, simpatico e molto credente, e mi ha rivelato che il suo sogno sarebbe quello di scendere in campo proprio con Papa Prevost». Come se non bastasse, ora tra Sinner e Alcaraz c’è un’altra sfida: chi giocherà prima contro Papa Leone?