Ultime notizie Donald TrumpGazaMostra del Cinema di VeneziaUcrainaUS Open
ESTERIAeroportiParigiPedro SanchezSpagna

Dopo le interferenze sul volo di von der Leyen, anche l’aereo di Sanchez è costretto a tornare a terra. Ma questa volta l’ipotesi è un guasto tecnico

04 Settembre 2025 - 13:20 Ugo Milano
pedro sanchez volo
pedro sanchez volo
È il secondo episodio nel giro di pochi giorni in cui un aereo su cui viaggia un leader europeo è costretto a tornare a terra. Tre giorni fa era capitato al volo di Ursula von der Leyen

Settimana tormentata per gli spostamenti aerei dei leader europei. Dopo l’interferenza delle antenne russe che hanno costretto a un atterraggio complicato il volo su cui viaggiava Ursula von der Leyen, anche l’aereo del primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, ha riscontrato dei problemi tecnici ed è dovuto tornare alla base. A quanto si apprende, sembra che questa volta non si tratti di un’interferenza che ha colpito il Gps del velivolo ma di un guasto tecnico imputabile all’età dell’aereo. Secondo i media spagnoli, non è la prima volta che i velivoli a disposizione del governo e della Casa Reale mostrano i segni del tempo che passa. Da tempo si discute di un rinnovo della flotta, ma i costi elevati e le inevitabili polemiche politiche hanno sempre rallentato la decisione.

Il vertice di Parigi

Sanchez ha quindi dovuto rinunciare al viaggio a Parigi per il vertice della coalizione dei volenterosi sull’Ucraina. Ma il dietrofront dell’aereo non impedirà al primo ministro spagnolo di partecipareal summit convocato da Emmanuel Macron, con la partecipazione di Volodymyr Zelensky. Il premier parteciperà comunque in videoconferenza, così come il premier britannico Keir Starmer e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

La Spagna esclusa dall’ultimo summit

Per Sánchez quello di Parigi è un passaggio importante: la Spagna è stata l’unica dei grandi paesi europei esclusa dall’ultimo incontro sull’Ucraina a Washington. Presenti Meloni, Macron, Merz, Starmer e anche il premier finlandese Alexander Stubb, Sanchez ha probabilmente pagato lo scontro con Trump al vertice Nato dell’Aia sulla spesa militare. Madrid si è impegnata a raggiungere il 2,1% del Pil, rifiutando però la richiesta americana di arrivare al 5%, che Sánchez considera insostenibile e dannosa per il welfare spagnolo.

leggi anche