Ultime notizie Donald TrumpElezioni RegionaliGazaUcrainaUS Open
CULTURA & SPETTACOLOArcheologiaCinaRicerca scientificaVenetoVenezia

Il leone alato di piazza San Marco a Venezia è made in Cina?

04 Settembre 2025 - 08:17 Alba Romano
leone piazza san marco venezia made in cina
leone piazza san marco venezia made in cina
L'ipotesi di alcuni studiosi: portato in Europa dal padre e dallo zio di Marco Polo

Il leone alato che troneggia in piazza San Marco a Venezia viene dalla Cina? È l’ipotesi fatta da un team di ricercatori italiani in uno studio pubblicato il 4 settembre sulla rivista Antiquity. La scultura in bronzo, simbolo della città dei Dogi, ha uno stile che non corrisponde alle convenzioni locali dell’epoca. E secondo gli studiosi ha avuto una vita precedente prima dell’installazione: le prime ali erano diverse, le orecchie erano più corte e la sua testa era ornata di corna. «Non sappiamo quando arrivò a Venezia, dove fu rielaborata, chi la realizzò o quando fu eretta sulla colonna dove è ancora visibile oggi», dice all’agenzia di stampa Afp il professor Massimo Vidale dell’università di Padova.

Il leone alato di Venezia

La statua è menzionata per la prima volta in un documento storico datato 14 maggio 1293. All’epoca era stata danneggiata e necessitava di riparazione. La colonna di granito viola su cui troneggia il leone è arrivata a Venezia poco prima del 1261. Gli scienziati hanno analizzato gli isotopi di piombo, che in archeologia vengono utilizzati come traccianti geochimici per collegarli ai giacimenti minerari originali. E hanno scoperto che il minerale di rame utilizzato proveniva da un’estrazione lungo il corso del fiume Yangtze. Molto più a est rispetto alle precedenti ipotesi, che coinvolgevano una fonderia veneziana del XII secolo, l’Anatolia o la Siria settentrionale in epoca ellenistica (323-30 a.C.).

Made in Cina

Secondo gli autori della ricerca, potrebbe trattarsi in realtà della ricomposizione di uno “zhènmùshòu”, un “guardiano di tombe”, della dinastia Tang (618-907). Si tratta di creature dotate di muso leonino, criniere fiammeggianti, corna e ali erette attaccate alle spalle e orecchie appuntite e rialzate, secondo le descrizioni dell’epoca. Che sembrano davvero un identikit della statua che si trova in piazza San Marco. Sebbene realizzati con materiali diversi, gli “zhènmùshòu” giunti fino a noi condividono anche altre somiglianze stilistiche con il leone veneziano. In particolare il muso a bulbo, la posizione laterale delle orecchie e la pronunciata piega sulla fronte.

L’arrivo a Venezia

Come arrivò il leone a Venezia? L’ipotesi degli studiosi è che si trovasse nei bagagli di Niccolò e Maffeo Polo, padre e zio di Marco. Intorno al 1265, i mercanti itineranti frequentavano la corte dell’imperatore mongolo Kublai Khan a Khanbalik, l’attuale Pechino. Potrebbero aver trovato lì una scultura Tang smantellata e aver avuto l’«audace» idea di inviarla a Venezia.

leggi anche