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Phica.eu si poteva bloccare sei anni prima? Così Vittorio Vitiello nel 2019 «spiegava» il sito alla polizia

05 Settembre 2025 - 13:38 Ugo Milano
phica.net chi dietro gestori admin piattaforma guadagni
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L'ideatore del forum al centro della bufera testimoniò agli agenti della Postale per mandare a processo Dario Vannucchi, accusato di pubblicare foto di ragazze prese dai social

Si sapeva già tutto, sin dal 2019. Sei anni fa l’ideatore del sito Phica.eu, che molto ha fatto discutere in queste ultime settimane, si era presentato davanti agli agenti della polizia postale per spiegare loro come funzionasse il suo portale. Vittorio Vitiello – questo il nome del gestore – aveva contribuito in quell’occasione a mandare a processo Dario Vannucchi, che «pubblicava fotografie di ragazze prese dai loro profili social», come si legge negli atti del tribunale di Prato, visionati da Repubblica. Nessuno, in quell’occasione, ha pensato che anche il progetto di Vitiello dovesse essere fermato. Allora, la pagina Phica.eu contava appena 5-6mila follower. Quando è stato chiuso, il 28 agosto, gli iscritti erano 700mila.

Il verbale di Vitiello del 2019: «Interveniamo quando ci sono foto di nudo non censurato»

Negli atti ripresi proprio in questi giorni dal procuratore di Prato, Luca Tescaroli, c’è anche il verbale in cui Vitiello raccontava il funzionamento della propria piattaforma. «Abbiamo 30-35mila pagine viste circa al giorno e 5-6mila utenti registrati». Gli utenti allora dovevano registrarsi e potevano caricare liberamente le fotografie. «Interveniamo soltanto quando ci sono foto di nudo non censurato, ovvero cerchiamo su Google se la foto è stata pubblicata su altre piattaforme o contattiamo direttamente l’utente per avere conferma della genuinità e del consenso alla pubblicazione, chiedendogli di certificarsi inviandoci in privato una foto in cui sia visibile anche nel viso la ragazza fotografata, e chiedendo alla stessa di reggere un foglio A4 in cui sono scritti il nome del sito, la data della foto e il nickname dell’utente che ha postato». Un sistema collaudato, dunque, che ha permesso al sito di raggiungere indisturbato i 700mila follower.

Gli interessi economici dietro Phica.eu

Gli utenti che pubblicano i contenuti non hanno vantaggi economici. Secondo le ricostruzioni, si trattava di mero esibizionismo. Diverso invece il caso dei gestori. Il traffico del sito attraverso la pubblicità avrebbe generato introiti. Nel 2019, questi erano minimi, ma al momento della chiusura sarebbero stati di centinaia di migliaia di euro. «Nel caso ci si accorga che siano stati inseriti annunci relativi a servizi a pagamento, ad esempio escort, provvediamo alla loro rimozione. Eventualmente banniamo gli utenti», si legge sempre nel verbale. 

Un sistema che invogliava alla pubblicazione di contenuti

Ma non finisce qui. Sempre all’interno degli atti che proprio in questi giorni sono al vaglio degli investigatori, viene anche spiegato un circolo vizioso che invogliava gli iscritti a pubblicare più contenuti possibili. «Si passava – aveva spiegato Vitiello alla Postale – da “verginello” a “figa power”. Il ranking consiste in un punteggio dato a ogni utente in base alla sua attività sul sito e in base al consenso ricevuto dagli altri utenti. Concorrevano a formare il punteggio di ranking il numero di messaggi pubblicati, i commenti e soprattutto gli apprezzamenti da parte di altri utenti analoghi ai ‘mi piace’ di Facebook. C’era poi il sistema “karma” che consisteva in un articolato sistema di punteggio dovuto al maggiore o minore consenso da parte degli utenti più attivi».

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