Ancora sbarchi a Lampedusa, i libici sparano contro i migranti: «Ci hanno raggiunti e hanno aperto il fuoco»


«Ci hanno sparato addosso da una nave libica». A dirlo sono stati alcuni migranti arrivati a Lampedusa con un barchino oggi, lunedì 8 settembre, poco dopo mezzogiorno. Il natante era partito da Zuara, in Libia, e secondo le testimonianze a sparare sarebbe stata un’imbarcazione libica, probabilmente una motovedetta. Le persone a bordo, di nazionalità somala ed egiziana e tutte illese, sono state bersagliate dopo circa mezz’ora dalla partenza. Nel frattempo è salito a 685 il numero di migranti sbarcati sull’isola da stanotte.
Il racconto dei migranti a bordo
«Eravamo partiti da Zuhara da 30 minuti, forse poco più, quando all’improvviso siamo stati raggiunti da una grossa barca libica e qualcuno ha aperto il fuoco contro di noi». Questo il racconto di chi era a bordo del natante di fortuna lungo 10 metri, ora sequestrato per cercare segni di proiettili. Non ci sono stati feriti e i 21 migranti sono stati portati nell’hotspot della Croce Rossa. Cinque sbarchi si sono susseguiti nella notte e altri 6 durante il giorno, con soccorsi della guardia costiera e di finanza e un approdo a Cala Croce, sulla costa dell’isola.
Tra domenica e lunedì accolti sull’isola 1300 migranti
Sono tutti partiti dalla Libia, in gruppi da 45 a 74 persone di oltre 10 nazionalità. Da 1500 a 4mila euro la somma pagata per attraversare il mediterraneo, secondo quanto hanno raccontato all’arrivo i 1300 migranti accolti a Lampedusa nell’ultimo giorno e mezzo. Nell’hotspot sono ora affollate più di 1500 persone tra cui molti minori non accompagnati, con i trasferimenti che sono rimasti fermi dopo l’ultimo effettuato sabato sera.
Il caso della Ocean Viking colpita in acque internazionali
Risale al 24 agosto la denuncia della nave umanitaria Ocean Viking, raggiunta da una raffica di proiettili sparati da una motovedetta libica. L’imbarcazione dell’Ong Sos Mediterranée aveva mostrato le foto dei vetri rotti e di alcune ogive, insieme a un’immagine della nave libica appartenente alla Guardia Costiera.