I genitori che volevano curare il cancro del figlio con massaggi, impacchi d’argilla e Brufen


Francesco G., nato nel 2009 a Costabissara in provincia di Vicenza, è morto nel 2024 per un tumore osseo. Una neoplasia comparsa nel marzo 2023 e diagnosticata all’ospedale Rizzoli di Bologna. I medici hanno consigliato alla famiglia una biopsia e le cure. Ma loro, M.A. E L.G., si sono opposti. E per questo, fa sapere il Corriere della Sera, ieri, assistiti dall’avvocato Lino Roetta, sono stati rinviati a giudizio per omicidio con dolo eventuale. Il pm è Paolo Fietta e il processo inizierà a ottobre. I due secondo l’accusa sono seguaci della dottrina di Ryke Geerd Hamer. E di quella fantomatica Nuova Medicina Germanica che non ha mai curato nessuno e in compenso ha ammazzato tante persone.
La Nuova Medicina Germanica di Hamer
Un medico padovano infatti avrebbe detto loro che la biopsia avrebbe alterato la vita delle cellule, ferendo l’anima del ragazzo. Che aveva avuto nella vita inciampi nello sport e con gli amici. Tanto da crearsi un calo dell’autostima e un “aumento della produzione cellulare” (sic). Le malattie, per Hamer e i suoi seguaci, sono dovute a conflitti biologici innescati da traumi, improvvisi o recidivi. Hamer scoprì un tumore al testicolo dopo la morte del figlio Dirk. E sostenne di risolvere il conflitto senza interferenze, come bisturi, radio e chemioterapia. Persino gli antidolorifici sono vietati, alterano la coscienza. Quindi, bisogna sottrarsi alle cure.
Eleonora Bottaro
La stessa, tragica storia di Eleonora Bottaro. Lei aveva una leucemia, ma curabile. I genitori sono stati condannati in Cassazione per omicidio colposo omissivo. La teoria 5LB, ovvero Cinque leggi Biologiche, è diffusa in Veneto. All’epoca della scoperta della malattia Francesco aveva 14 anni. I genitori sono finiti in una comunità in Toscana dove è proposta l’autoguarigione di Hamer. Fatti di massaggi, impacchi d’argilla e Brufen. Senza eparina né moxicillina. Naturalmente il ragazzo ha cominciato a peggiorare. All’ospedale di Perugia, dove alla fine lo hanno portato, i genitori hanno detto che era caduto dallo skateboard. Dopo le cure palliative, il ragazzo è morto il 14 gennaio 2024.