Rapina tre banche in un giorno con un biglietto di carta, lo chef padovano Valentino Luchin arrestato a San Francisco


Ha i capelli lunghi e brizzolati, come la barba, l’uomo che cammina verso un inserviente di una banca di San Francisco armato di una semplice lettera di carta. Nel biglietto scritto a mano chiede soldi, una velata minaccia a cui l’impiegato obbedisce. L’uomo prende la borsa zeppa di dollari, ringrazia ed esce. Entra in un’altra banca e ripete il copione. Entra in un’altra e fa lo stesso. Sono tre gli istituti di credito che Valentino Luchin, ex chef padovano residente all’ombra del Golden Gate, avrebbe rapinato in un solo giorno. L’italiano è stato arrestato e si trova ora in cella con l’accusa di rapina multipla e tentata rapina.
L’arresto in flagrante e il malloppo
I fatti, secondo quanto ha riferito la polizia di San Francisco, risalirebbero allo scorso 10 settembre. L’uomo è stato identificato grazie alle descrizioni di alcuni residenti del centro città proprio mentre stava tentando il suo ultimo colpo: «Lo stesso giorno si erano verificate altre due rapine con una descrizione del sospettato e del modus operandi molto simili. Gli agenti hanno stabilito che il sospettato era Luchin», si legge nella nota ufficiale. Al momento non è chiaro quanti bigliettoni abbia sottratto agli istituti di credito.
Le esperienze da chef e la bancarotta
Nato nel 1963 a Este, in provincia di Padova, Valentino Luchin ha lavorato come chef in tutta Italia e all’estero: «Ho affinato le mie abilità culinarie tra i Colli Euganei e la costa veneziana», si legge sul suo sito personale. Poi nel 1993 il grande passo verso la California, dove aveva gestito come executive chef il ristorante “Rose Pistola” a North Beach e l’”Osteria Ottavio” a Walnut Creek. Questi investimenti, risultati alla lunga fallimentari, avevano lasciato l’uomo e sua moglie in gravi difficoltà economiche già a partire dal 2015 quando, secondo molti media americani, i due erano finiti in rosso per centinaia di migliaia di dollari.
La fallimentare “carriera” da rapinatore
Proprio dal 2018 era iniziata la carriera – anche questa fallimentare – di Luchin come rapinatore di banche. Sette anni fa venne infatti arrestato a Orina, sempre in California, dopo aver sottratto 18mila dollari a un istituto di credito. Dalla prigione aveva inviato una lettera di scuse agli impiegati: «Pensavo fosse un buon piano, ma non lo è stato. La mia azione non era aggressiva. Era una pistola falsa. Non so nemmeno come caricarne una vera». Poi aveva ripreso a lavorare come consulente per i ristoranti. L’ultima foto era il menù di un ristorante nelle isole Hawaii, poi gli avvistamenti a San Francisco. E le tre rapine, solo due portate a buon fine.