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Lavoratori in sciopero della stireria Alba picchiati dai titolari: «Poi sono arrivate altre persone col preciso scopo di pestarci» – Il video

16 Settembre 2025 - 18:37 Ugo Milano
Il sindacato Sudd Cobas denuncia: «Arrivati in macchina per picchiare, c'è anche questo nella giungla del Made in Italy»

Lavoratori in sciopero rincorsi e picchiati, il gazebo del presidio distrutto. Nel video pubblicato dal sindacato Sudd Cobas si vedono i titolari della stireria Alba a Montemurlo (Prato) aggredire alcuni dei 18 lavoratori che stamattina, 16 settembre, stavano scioperando. Il picchetto è stato raggiunto dai titolari che hanno preso a pugni alcuni lavoratori, poi sarebbero arrivate altre persone in macchina con il preciso scopo di pestare gli scioperanti. Nel distretto tessile di Prato, il più grande d’Europa, i lavoratori si trovano spesso in condizioni di lavoro precarie, con anche situazioni di semi-schiavitù.

Un lavoratore soccorso dal 118

Uno dei lavoratori, bloccato a terra e picchiato, è stato colpito più volte fino a riportare delle ferite che hanno richiesto assistenza medica. È stato portato in ospedale dal 118. Anche la titolare avrebbe accusato un malore, venendo soccorsa. Nel video si vedono due persone, un uomo e una donna, rincorrere i lavoratori in sciopero e colpirli ripetutamente con pugni e spintoni. «Poi una macchina con dentro persone arrivate per picchiare gli operai dell’Alba Srl», ha scritto Sudd Cobas. Sono intervenuti i carabinieri a sedare l’aggressione. Solo un anno fa c’è stato l’agguato a bastonate contro un lavoratore dell’Acca di Seano, aspettato sotto casa e picchiato da uomini incappucciati.

I sindacati: «Succede anche questo nella giungla del Made in Italy»

«Ancora scene di violenza contro chi esercita il diritto di sciopero. Gli operai presi a cazzotti non lavorano per una confezione cinese, ma cuciono e stirano capi di abbigliamento di importanti brand della moda», si legge nel comunicato del sindacato. «Quelli che in negozio arrivano a costare quanto un loro stipendio. Diritti negati, società che chiudono e riaprono sotto altri nomi e violenza contro chi protesta: succede questo nella giungla di appalti e subappalti della moda Made In Italy». Sudd Cobas ha annunciato un’assemblea pubblica in risposta all’aggressione, rivolgendo le accuse anche contro ai brand committenti: «Quello che è accaduto all’Alba Srl li riguarda direttamente. Prato non può più essere la città dei diritti negati e della violenza contro chi sciopera».

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