Spotify, addio alla riproduzione casuale: ora anche gli utenti del piano gratuito possono scegliere quale canzone ascoltare


Novità in casa Spotify. Da lunedì 15 settembre anche gli utenti della versione gratuita del servizio di streaming musicale possono scegliere quali canzoni riprodurre. Addio riproduzione casuale forzata, l’app ha rimosso la più storica delle barriere che separavano gli utenti con piano gratuito da quelli abbonati alla versione Premium. La rivoluzione non è totale: per chi non ha la versione a pagamento resta comunque un numero limite di canzoni che si possono scegliere in un’ora, superato il quale torna attiva la riproduzione casuale. Spotify, però, non ha ancora specificato di quante canzoni si tratta. C’è poi una piccola novità anche per la versione Premium: da qualche giorno è disponibile l’ascolto delle canzoni in qualità lossless, cioè senza alcun tipo di compressione del file.
Scegliere, cercare, condividere
Secondo la nota ufficiale di Spotify sarebbero tre le novità introdotte. La prima si chiama “Scegliere e ascoltare” e permette di riprodurre direttamente da una playlist senza incappare nella fastidiosa riproduzione casuale. La seconda è “Cercare e ascoltare” e permette di ascoltare direttamente un brano cercato nell’immenso archivio dell’app. Infine, “Condividere e ascoltare” facilita la condivisione di brani o l’ascolto di brani condivisi da altri, anche sui social.
Una versione più accessibile
Il progetto per uno Spotify più funzionale anche nella versione gratuita fa parte della strategia che il servizio svedese sta mettendo in campo per rendere la musica più accessibile e inclusiva a tutti i suoi utenti. L’azienda ha sottolineato come milioni di utenti in tutto il mondo preferiscano il piano gratuito e come fosse importante migliorare la loro esperienza per mantenerla coinvolgente. Il nuovo modello però non punta solo ad accontentare gli ascoltatori, ma anche a sostenere gli artisti e ad attrarne altri. L’idea è che facilitando la scoperta e la condivisione di brani possano aumentare anche le possibilità che nuove uscite raggiungano un pubblico più ampio, con un impatto diretto sulla visibilità dei creator.