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Autostrade, pedaggi più bassi e rimborsi in caso di cantieri: da gennaio 2026 nuovo sistema tariffario

17 Settembre 2025 - 23:57 Ugo Milano
Con il nuovo anno i pedaggi autostradali saranno collegati agli investimenti effettivamente realizzati, con riduzioni attese per gli utenti, ha spiegato il presidente dell'Autorità di regolazione dei trasporti. Prevista anche maggiore trasparenza su tempi di percorrenza, servizi e modalità di pagamento

Novità in arrivo per chi viaggia in autostrada. Con il nuovo anno – il 2026 – i pedaggi saranno più economici e, in caso di cantieri o interruzioni, gli utenti potranno avere rimborsi proporzionati alla tratta interessata. Lo ha annunciato oggi, mercoledì 17 settembre, il presidente dell’Autorità di regolazione dei trasporti (Art), Nicola Zaccheo, durante la presentazione del rapporto annuale alla Camera. Secondo Zaccheo, i pedaggi saranno «legati agli effettivi investimenti realizzati» e questo dovrebbe tradursi in un beneficio concreto per chi utilizza le autostrade. L’approvazione definitiva del nuovo sistema tariffario arriverà nelle prossime settimane, con l’entrata in vigore prevista appunto a gennaio 2026. Gli effetti completi sui piani finanziari delle concessioni, però, si vedranno tra il 2027 e il 2028.

Una maggiore trasparenza per gli utenti

Inoltre, la riforma prevede obblighi di trasparenza più rigorosi. Gli automobilisti avranno accesso a informazioni aggiornate sui tempi di percorrenza, la distribuzione delle colonnine di ricarica elettrica e la tipologia di servizi di rifornimento. Saranno chiariti anche i criteri di calcolo e pagamento del pedaggio. In base a quanto riportato da Zaccheo, le nuove misure mirano a «garantire un equilibrio tra sostenibilità economica, qualità degli investimenti e contenimento dei costi per l’utenza».

Le previsioni sul traffico diventano più precise

L’obiettivo di tali cambiamenti è anche rafforzare l’affidabilità delle previsioni sul traffico e consentire ai concessionari una valutazione più precisa di investimenti e costi ammissibili per la determinazione delle tariffe. La riforma delle concessioni, parte del Pnrr, ha inoltre ampliato i poteri dell’Autorità nella gestione dei nuovi affidamenti e nel monitoraggio delle convenzioni vigenti. Le nuove norme prevedono termini precisi e non prorogabili per le procedure e l’estinzione della concessione in caso di inadempimenti, per evitare distorsioni come quelle registrate in passato.

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