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Femminicidio Matteuzzi, confermato l’ergastolo per l’ex compagno. La famiglia: «Finalmente giustizia per Alessandra»

17 Settembre 2025 - 19:55 Davide Aldrigo
matteuzzi padovani ergastolo cassazione
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La sentenza della Cassazione: Giovanni Padovani è definitivamente condannato per omicidio aggravato da stalking, legame affettivo e premeditazione. Presente in aula la sorella della vittima

La Cassazione ha chiuso definitivamente il processo a carico di Giovanni Padovani, condannato all’ergastolo per l’omicidio dell’ex fidanzata Alessandra Matteuzzi, avvenuto a Bologna, il 23 agosto 2022. Quella sera di tre anni fa Padovani, ex calciatore dilettante e modello, aveva aggredito la donna, 56 anni, sotto casa sua, e l’aveva colpita brutalmente con calci, pugni e martellate, arrivando persino a brandire una panchina come arma.

Il processo

Nel terzo grado di giudizio Padovani rispondeva di omicidio aggravato da stalking, vincolo del legame affettivo, motivi abietti e premeditazione. Durante il processo di primo grado una perizia aveva stabilito che il giovane era pienamente in grado di intendere e volere e già nel processo di appello erano state respinte le richieste della difesa di procedere a nuove analisi cliniche. I periti psichiatrici avevano, infatti, stabilito che l’imputato aveva anche simulato le risposte, «al fine specifico di indurre a credere nella sua instabilità mentale». Nella sentenza di secondo grado si leggeva che «l’imputato ha considerato la vittima come un oggetto di proprietà, non come una persona a cui riconoscere il diritto di esprimere una scelta di libertà o di dissenso». Per questo motivo, l’azione omicida era stata giudicata «espressione di un intento ritorsivo dell’imputato verso l’insubordinazione della vittima» e «una punizione per essere stato lasciato».

La sentenza definitiva

Questo pomeriggio, mercoledì 17 settembre, al termine di una camera di consiglio durata poco più di due ore, la Corte di Cassazione ha accolto la richiesta della Procura Generale di rigettare il ricorso del difensore di Padovani e confermare la condanna all’ergastolo. Presente in aula la sorella della vittima, Stefania, che si è detta soddisfatta della decisione della corte: «È giusto che lui paghi. Ci tenevo tantissimo, è la pena massima che si può dare. Lui ha distrutto la vita di mia sorella ancora prima di ucciderla, ha distrutto tutti noi». Gli altri familiari hanno affidato ai legali il loro commento. «Oggi Alessandra ha avuto, finalmente, giustizia», le parole degli avvocati Chiara Rinaldi e Antonio Petroncini. «Giovanni Padovani è un assassino, persecutore, capace di intendere e di volere; ha cercato, in ogni modo, di controllarla e possederla, fino a quando lei ha deciso di ribellarsi a tutto ciò ed è stata ferocemente uccisa».

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