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Scuola, vietati gonne corte, top e jeans strappati: così scattano i dress code per il ritorno in classe

17 Settembre 2025 - 12:43 Ygnazia Cigna
dress code scuola
dress code scuola
Secondo un sondaggio di Skuola.net, solo uno studente su cinque dichiara di avere totale libertà sull'abbigliamento scolastico

Gonne troppo corte, addomi scoperti, cappelli o cappucci in aula, unghie finte o eccessivamente lunghe, perfino zeppe considerate «improbabili»: sono solo alcuni dei divieti messi nero su bianco dai dirigenti scolastici di tutto il Paese. Quest’anno, oltre alle tradizionali circolari, in alcuni istituti sono comparsi persino depliant tra i corridoi delle scuole che illustrano nei dettagli ciò che è permesso e ciò che non lo è. Secondo un sondaggio condotto da Skuola.net su un campione di quasi 3mila ragazzi, circa tre studenti su dieci dichiarano di dover fare particolare attenzione a come vestirsi la mattina per non incorrere in rimproveri o sanzioni. Un ulteriore 55% riferisce di ricevere pressioni costanti a presentarsi in classe con un abbigliamento «adeguato» al contesto scolastico. Solo uno studente su cinque gode di totale libertà sull’outfit.

Ragazze più nel mirino

A finire più spesso sotto osservazione sono soprattutto le studentesse. Le regole più diffuse vietano top e canottiere «troppo minimal», magliette che lasciano scoperte spalle e pancia, scollature generose o gonne e pantaloni troppo corti. Anche i jeans strappati entrano spesso nella lista dei capi «sgraditi». Non mancano divieti più generici, che parlano di abiti «sgarbati» o – addirittura – potenzialmente in grado di «distrarre» gli altri studenti, lasciando ampio margine di discrezionalità ai docenti.

Accessori, trucco e capelli

Il dress code non riguarda solo i vestiti, ma l’aspetto in generale. Molte scuole vietano alle ragazze le unghie finte, considerate persino «pericolose», così come make-up appariscenti, capelli dai colori troppo vivaci, accessori vistosi o un numero eccessivo di piercing. Alcuni istituti, riportano gli studenti, arrivano a «consigliare» di legare i capelli se troppo lunghi. Per i ragazzi, invece, l’attenzione si concentra soprattutto su barbe e baffi: non devono essere troppo lunghi, incolti o decorati con disegni particolari. In totale, circa un istituto su cinque – sempre nell’ambito del sondaggio – ha inserito nel proprio regolamento indicazioni puntuali sul look maschile. Il confine tra decoro e libertà individuale a scuola torna dunque puntuale come ogni anno a far discutere, tra dirigenti che rivendicano il diritto di garantire un ambiente ordinato e rispettoso e (alcuni) studenti che percepiscono le regole come troppo arbitrarie.

[Foto di copertina da archivio]

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