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Dai video in consiglio al sequestro milionario: nei guai Angelo Napolitano, il tiktoker dell’elettronica a prezzi stracciati

18 Settembre 2025 - 09:52 Giammarco Pio Isoldi
napolitano store
napolitano store
La Guardia di Finanza ha sequestrato beni per un valore di 5,7 milioni di euro. Tra questi anche un'immobile e uno yacht di 16 metri. Lui annuncia: «I negozi rimangono aperti»

Solo poche settimane fa Angelo Napolitano, 47 anni, era diventato virale per i video girati insieme alla tiktoker Rita De Crescenzo negli uffici della Regione Campania, tra cori sull’inno di Mameli e battute su possibili candidature. Se in quel caso a farne le spese fu il consigliere regionale che li ospitò, Pasquale Di Fenza, oggi, a pagarne le conseguenze è Napolitano stesso: la Guardia di Finanza ha eseguito un sequestro preventivo di beni mobili e immobili per un valore complessivo di 5,7 milioni di euro nei confronti della società che gestisce il suo celebre negozio di elettronica, Napolitano Store, con sede a Casalnuovo e a Napoli.

Frode sull’Iva e vendite in nero

Secondo la Procura di Nola, la società avrebbe messo in atto una presunta frode sull’Iva attraverso l’emissione di fatture false, intestate a «cartiere» prive di reale attività e dipendenti. In questo modo, Napolitano Store avrebbe potuto vendere telefoni, elettrodomestici e prodotti di informatica a prezzi inferiori anche di 400 euro rispetto al mercato, giustificando contabilmente le vendite e aggirando il fisco. L’inchiesta ha ricostruito anche la modalità delle vendite: i prezzi più bassi erano riservati a chi pagava in contanti, preferibilmente con banconote da 100 euro. Al cliente veniva consegnata una «bolletta» non fiscale, simile a uno scontrino, generata da un software gestionale che riportava il codice Imei del telefono acquistato.

La crescita anomala e beni di lusso

La società Am Distribution Srl, amministrata da Napolitano, è passata da un fatturato di 2,2 milioni di euro nel 2017 a oltre 20 milioni nel 2023. Una crescita che, per la Procura, sarebbe stata alimentata proprio dall’evasione dell’Iva. Tra i beni sequestrati figurano anche un immobile a Gianturco, Napoli Est, e uno yacht di 16,5 metri che, pur intestati ad altri, sarebbero riconducibili a Napolitano, che formalmente risulta nullatenente. Parte della crescita del fatturato e anche dovuta all’enorme esposizione social che Napolitano ha costruito negli anni.

In particolare su Tik Tok, con decine di video al giorno, mostra i prodotti in vendita nei suoi negozi e i prezzi stracciati a cui sono venduti. In video pubblicato in mattinata, Napolitano non si dimostra preoccupato: «Sapevo di avere un’indagine addosso, come sempre dimostrerò la regolarità delle mie attività e ho fiducia nella giustizia. Le attività sono regolarmente aperte, svolgeremo il nostro lavoro quotidiano».

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