Il video hot dietro la morte di Hayati Aroyo. Il corpo carbonizzato, il parente boss della mafia turca e il giallo a sfondo erotico: arrestata una donna, il marito e un altro uomo


Il timore che la vittima diffondesse un video hot. È stato identificato l’uomo trovato morto carbonizzato a Sesto San Giovanni, a nord di Milano, il 23 luglio scorso. Si tratta di Hayati Aroyo, 62 anni originario della Turchia e cognato del boss mafioso Huseyin Sarai, ucciso nel gennaio del 2005 a Crotone. La polizia ha fermato una coppia di italiani e un uomo di origine albanese. L’accusa è di omicidio aggravato, rapina aggravata, incendio e distruzione di cadavere. Due mesi fa, le forze dell’ordine avevano trovato l’uomo all’interno di un monolocale in via Fogagnolo 130. Solo oggi le indagini sono riuscite a dargli un nome e un cognome a identificare tre principali sospettati, spinti probabilmente dal timore che la vittima potesse diffondere un filmato porno che vedeva la donna protagonista. Il video, però, non è stato trovato.
Perché hanno carbonizzato il corpo di Hayatu Aroyo
Sarebbe quanto raccontato dai I fermati hanno riferito del timore che la vittima diffondesse un video hot di cui la donna era protagonista. Gli investigatori, però, non hanno trovato il video. Secondo la ricostruzione della Squadra mobile, la donna aveva preso un appuntamento con la vittima. Sarebbe entrata per prima in casa, lasciando poi la porta aperta all’uomo albanese. Lui avrebbe fatto irruzione nell’abitazione, colpendo l”uomo con una trentina coltellate. Il marito, intanto, faceva da palo all’esterno. Successivamente avevano spostano il corpo sul letto. Lì era stato ritrovato, dopo essere stato cosparso di candeggina e dato alle fiamme. I tre si erano conosciuti tramite un gruppo di incontri. Un italiano arrestato ha 49 anni. La moglie 47 e l’amico albanese 33. Nel telefono dell’albanese, sequestrato dagli agenti della Squadra Mobile in un’altra operazione, la polizia ha trovato messaggi della donna che commentava l’omicidio dicendo di non aver provato «la minima impressione» nonostante l’efferatezza dell’accaduto.
Il parente boss della mafia turca
La vittima, che ha un fratello a Milano, era cognato del boss della mafia turca Huseyin Sarai, ucciso a Crotone il 31 gennaio 2005, proprio mentre si trovava in auto con Haiati Aroyo, ma il delitto di Sesto non sarebbe connesso agli affari criminali della famiglia.
Il ritrovamento del corpo e il giallo dell’affitto
Lo avevano trovato senza vita dopo l’incendio, con numerose ferite da arma da taglio che suggerivano un’aggressione. Ma sin da subito il caso sembrava senza una soluzione logica, soprattutto alla luce dei rapporti con il titolare dell’affitto dell’appartamento che aveva ospitato il turco temporaneamente. Secondo le ricostruzioni, un 20enne amico della figlia della proprietaria, gli aveva dato in uso l’immobile, una volta tornato nella propria città di origine per le vacanze. Gli investigatori della Mobile hanno ricostruito la storia della vittima e la sua rete di amicizie, e hanno individuato le tre persone. Gli uomini si trovano ora nella casa circondariale di Busto Arsizio e la donna nella casa circondariale di Milano in attesa che il provvedimento di Fermo venga convalidato dal gip.