L’Italia si ferma per Gaza: cortei e presidi. Scontri tra polizia e manifestanti alla Stazione centrale di Milano. Oltre 30mila persone sfilano a Roma


Scontri tra un gruppo di manifestanti e la Polizia si sono verificati oggi durante il corteo per Gaza alla stazione Centrale di Milano. I giovani hanno tentato di entrare al piano terra lanciando fumogeni e gli agenti hanno risposto con alcune manganellate e cariche. Danneggiamenti a vetrine delle attività del polo ferroviario. Gli agenti stanno provando a non far entrare i manifestanti dentro la stazione ma nel porticato sono diversi i danni registrati.
Bologna, autostrada bloccata. Cariche della polizia
Il corteo per Gaza, organizzato da sindacati di base e studenti, è entrato sulla tangenziale e autostrada di Bologna e l’ha di fatto bloccata. Alcuni manifestanti sono entrati anche con fumogeni e bandiere sull’Autostrada, interrompendo il traffico. La polizia ha caricato e ora, dopo la pulizia dell’asfalto il tratto sarà riaperto. Anche se le lunghe code di traffico, formatesi per il blocco, saranno smaltite molto lentamente.

Oltre 50mila manifestanti a piazza della Repubblica Roma
Sono oltre cinquantamila, secondo una prima stima, le persone al momento in piazza a Roma per la manifestazione a sostegno della popolazione di Gaza. Il flusso di partecipanti cresce perché sono in arrivo in piazza dei Cinquecento a Termini gruppi da diverse direttrici. Al momento è garantita la funzionalità della stazione attraverso varchi controllati. Con gli agenti della celere a due passi per evitare che qualche gruppo raggiunga i binari bloccando i convogli. Alcuni treni regionali cancellati e ritardi fino a 80 minuti sono stati segnalati per lo sciopero. Al momento le linee metro della Capitale funzionano regolarmente ma la fermata metro Termini è stata chiusa per motivi di sicurezza. Il corteo, partito da piazza dei Cinquecento ha occupato la tangenziale Est.
A Napoli si bloccano i binari
Forti ritardi per i treni in arrivo e in partenza dalla Stazione Centrale di Napoli: un gruppo di manifestanti dei sindacati di base ha occupato alcuni binari, provocando il parziale blocco della circolazione. Il blocco è durato una ventina di minuti, poi i manifestanti hanno lasciato la stazione e la circolazione sta gradualmente riprendendo. Qualche problema anche alla stazione della Circumvesuviana di Ercolano-Scavi, dove diversi turisti che dovevano andare a Napoli e che non sapevano dello sciopero, sono rimasti bloccati. In piazza Mancini a Napoli, intanto, cresce ancora la partecipazione al corteo promosso dall’Usb per lo sciopero proclamato dall’organizzazione sindacale, con migliaia di persone in piazza in attesa della partenza.
Lo sciopero per Gaza
Scioperi nei trasporti e nelle scuole. Con modalità e piattaforme differenti. Da un lato la Cgil, dall’altro l’Usb. Che con Adl Cobas e Cub ha proclamato uno sciopero generale del settore pubblico e privato in solidarietà con la popolazione palestinese. Lo stop è stato indetto a livello nazionale e riguarderà trasporti pubblici, scuole, università e lavoratori portuali. «Tra le tante piazze convocate, quasi 80, anche quella di Roma, dalle ore 11 a Piazza dei Cinquecento: ci aspettiamo una partecipazione nell’ordine delle decine di migliaia di persone», spiega l’Usb. In quanto «nel Paese si sente con forza la necessità di bloccare le attività, per protestare contro il genocidio in corso a Gaza, contro le complicità del governo Meloni con lo stato di Israele, per fermare guerra e corsa al riarmo», spiega ancora il sindacato. L’astensione dal lavoro interessa anche il personale del gruppo Fs, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord – a partire dalla mezzanotte alle ore 23 di oggi – e con conseguenti variazioni sugli orari o cancellazioni di treni e altri mezzi di trasporto pubblici.

A Torino
A Torino infine dalle 7 attivisti pro Pal e studenti hanno bloccato gli ingressi del Campus universitario Einaudi per impedire le lezioni. Altri blocchi sono previsti in altre sedi universitarie e nelle scuole superiori. «Anche noi dobbiamo svuotare le aule perché è nelle scuole che si riproduce tutta la società», scrivono i comitati studenteschi. «Fermiamo le scuole, fermiamo le città, fermiamo il mondo, perché a Gaza non ci sono più aule, non ci sono più ospedali, non c’è più tempo. Blocchiamo tutto per Gaza, non possiamo più rimandare la costruzione di un mondo decente». Gli studenti si sono dati appuntamento alle 9.30 in piazza Arbarello. Da lì si sposteranno verso piazza Carlo Felice, davanti alla stazione di Porta Nuova, da dove partirà il corteo dei sindacati di base. Sono previsti disagi nel trasporto pubblico e ferroviario.
Pisa: in 4mila verso l’aeroporto
Sono almeno 4 mila, secondo le stime delle forze dell’ordine, i manifestanti che partecipano al corteo per Gaza a Pisa promosso dai sindacati di base. Sfilano lavoratori, studenti universitari e studenti medi. Il liceo classico pisano ha comunicato sul suo sito internet di avere sospeso la didattica per assenza di personale. La manifestazione ha attraversato le principali vie del centro per dirigersi poi verso l’aeroporto. Per il momento la situazione è tranquilla ma non è chiaro se i manifestanti intendano compiere alcune azioni di disturbo.

Genova: blocchi portuali
A Genova, nonostante le forti piogge di queste ore con l’allerta arancione che proseguirà fino alle 15, centinaia di persone stanno bloccando dalle 8 di questa mattina i varchi portuali di via Albertazzi e San Benigno nell’ambito dello sciopero generale nazionale per Gaza e a sostegno della Global Sumud Flotilla proclamato da Usb. In piazza anche studenti e insegnanti con due cortei partiti verso le 9:30 da via Balbi e piazza Montano che raggiungeranno la zona di San Benigno per unirsi ai lavoratori e ai cittadini che stanno bloccando i varchi portuali.
Idranti in azione a Marghera
Dopo tre ore davanti al casello del porto commerciale, il corteo di almeno 15mila persone in corso a Marghera ha provato ad avanzare per accedere all’infrastruttura. La polizia ha aperto gli idranti contro i manifestanti pochi metri prima che i due fronti venissero a contatto, poi ha cominciato ad avanzare. Alcuni manifestanti hanno risposto lanciando qualche bottiglia, prima di iniziare a indietreggiare al grido di “fascisti”. Poi il corteo ha lentamente cominciato a lasciare l’ingresso del porto.