Brescia, bimba di 3 anni si spara alla testa: genitori accusati di omessa custodia e lesioni colpose


Omessa custodia di arma e lesioni colpose gravissime. Sono queste le accuse formulate dalla Procura di Brescia nei confronti dei genitori della bambina di tre anni ferita da un colpo di pistola la mattina di Capodanno a Gardone Val Trompia, nel Bresciano. Per la madre, l’ipotesi di reato riguarda soltanto le lesioni, mentre per il padre anche la custodia dell’arma, una Beretta calibro 9×21 regolarmente detenuta ma lasciata incustodita sul comodino della camera da letto, carica e con il colpo in canna. La bambina, che subito dopo l’incidente era stata operata d’urgenza all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, è sopravvissuta a più interventi chirurgici ma ha riportato conseguenze fisiche permanenti.
La dinamica dell’incidente
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la bambina si trovava in camera da letto insieme alla sorellina più grande mentre i genitori erano in salotto. Sarebbe stata lei stessa a premere il grilletto: le analisi dattiloscopiche hanno infatti rilevato le impronte di tutti i familiari sull’arma, ma solo quelle della piccola sul grilletto. Il padre, interrogato subito dopo la tragedia, aveva spiegato di aver tenuto la pistola pronta a sparare perché temeva possibili intrusioni dopo una serie di furti avvenuti in paese nelle ore precedenti. Nei giorni scorsi i genitori hanno ricevuto l’avviso di chiusura delle indagini, primo passo verso una possibile richiesta di rinvio a giudizio.