Gaza, nuova notte di bombardamenti: almeno 37 morti. Erdogan: «Hamas non è un’organizzazione terroristica»


Nella notte in cui il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato davanti all’assemblea dell’Onu il riconoscimento della Palestina, almeno 37 persone sono rimaste uccise nella Striscia di Gaza durante le operazioni militari israeliane. Lo riferisce l’emittente libanese Al Mayadeen, la quale aggiunge che la maggior parte di queste è concentrata all’interno di Gaza City. A seguito dei colpi dell’artiglieria israeliana nei quartieri orientali e meridionali, i morti in città sarebbero 30.
Morto un ufficiale israeliano
L’esercito israeliano ha confermato la morte del maggiore Shahar Netanel Bozaglo, 27 anni, comandante di compagnia del 77° battaglione della 7ª brigata corazzata, originario di Migdal Haemek. Secondo una prima indagine delle Idf, durante l’offensiva a Gaza City un agente di Hamas ha colpito con un lanciarazzi un carro armato del 77° battaglione, ferendo gravemente l’ufficiale. Bozaglo è stato trasportato in ospedale, ma le sue condizioni sono peggiorate fino al decesso. È il primo soldato israeliano a perdere la vita nella nuova fase dell’offensiva.
Erdogan: «Hamas non è un’organizzazione terrorista»
«È giunto il momento per la piena adesione della Palestina alle Nazioni Unite», ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un messaggio su X dopo la Conferenza di alto livello sulla soluzione a due stati, convocata da Francia e Arabia Saudita presso l’Onu. «Spero che i Paesi che dimostrano il coraggio di riconoscere lo Stato di Palestina consolidino questa posizione storica con misure determinate, concrete e deterrenti», ha aggiunto Erdogan, chiedendo a Israele di «ritirare le sue truppe da Gaza» e sottolineando la necessità di «stabilire un cessate il fuoco» e di «garantire l’ingresso senza ostacoli degli aiuti umanitari» nella Striscia. Nel corso di un’intervista a Fox News Erdogan ha ribadito la sua posizione su Hamas: «Non ritengo Hamas un’organizzazione terroristica, al contrario lo considero un gruppo di resistenza», ha dichiarato il presidente turco. «Hamas non ha armi. Ora usano quello che hanno per cercare di difendersi, cercare di proteggersi». Il leader turco è tornato a puntare il dito contro il governo israeliano: «Questo è un genocidio completo. Netanyahu è l’autore di questo genocidio
Tajani: «Soluzione a due Stati unica praticabile»
Ad intervenire nella notte all’Onu anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani: «Siamo pienamente convinti che la strada verso la pace sia ancora percorribile. Come disse Papa Leone XIV, non possiamo abbandonare la speranza di pace. La soluzione dei due Stati, con la coesistenza pacifica di palestinesi e israeliani, è l’unica soluzione praticabile per garantire un futuro di pace e prosperità in Medio Oriente». «La situazione umanitaria a Gaza è catastrofica. La nostra posizione è chiara: l’Italia è contraria all’occupazione della Striscia di Gaza e a qualsiasi idea di trasferimento della sua popolazione. Deploriamo la decisione del governo israeliano di espandere gli insediamenti in Cisgiordania».