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Dopo le parole di Trump sul Tylenol, l’Ema chiarisce: «In Europa l’uso del paracetamolo in gravidanza non cambia»

23 Settembre 2025 - 13:08 Stefania Carboni
paracetamolo gravidanza raccomandazioni ema
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«Attualmente - precisa l'agenzia del farmaco europea - non ci sono nuove evidenze che richiedano modifiche alle attuali raccomandazioni d'uso dell'Unione europea»

L’uso del paracetamolo durante la gravidanza non cambia nell’Unione europea. Parola dell’Agenzia europea del farmaco Ema dopo che ieri Donald Trump, in conferenza stampa, aveva puntato il dito contro un farmaco comune a base del principio, il Tylenol, definendolo «probabilmente associato a un rischio notevolmente aumentato di autismo». Senza parlare di studi riconosciuti. Parole che hanno scatenato il dibattito oltreoceano e a cui sono seguite anche le decisioni dell’ente regolatorio Fda, con l’avvio della procedura per arrivare a una modifica del foglietto illustrativo. L’agenzia ha anche pubblicato una lettera per allertare i medici americani a livello nazionale. Ma l’Ema, che monitora i farmaci nel Vecchio continente, chiarisce che «i medicinali a base di paracetamolo possono essere usati in gravidanza, in conformità con le raccomandazioni ufficiali».

«Non ci sono nuove evidenze scientifiche»

Per l’Ema il principio (noto anche come acetaminofene) può essere utilizzato per ridurre il dolore o la febbre durante la gravidanza, se clinicamente necessario. «Attualmente – precisa l’agenzia – non ci sono nuove evidenze che richiedano modifiche alle attuali raccomandazioni d’uso dell’Unione europea». «Il paracetamolo – afferma Steffen Thirstrup, Chief Medical Officer dell’Ema – rimane un’opzione importante per il trattamento del dolore o della febbre nelle donne in gravidanza. Il nostro consiglio si basa su una rigorosa valutazione dei dati scientifici disponibili e non abbiamo trovato prove che l’assunzione di paracetamolo durante la gravidanza causi autismo nei bambini». Anche perché a parlare è la ricerca scientifica: un’ampia quantità di dati provenienti da donne incinte che hanno assunto paracetamolo durante la gravidanza indica l’assenza di rischi di malformazioni nel feto in via di sviluppo o nei neonati, riporta ancora l’Ema.

Gli studi: «Non è possibile stabilire un collegamento con disturbi dello sviluppo neurologico»

Nel 2019, l’ente regolatorio Ue ha esaminato gli studi disponibili che indagavano lo sviluppo neurologico dei bambini esposti al farmaco in utero e ha riscontrato che i risultati erano inconcludenti e che non era possibile stabilire un collegamento con i disturbi dello sviluppo neurologico. In conclusione «quando necessario il paracetamolo può essere utilizzato durante la gravidanza. Come qualsiasi medicinale per trattamento acuto, deve essere utilizzato alla dose minima efficace, per il periodo di tempo più breve possibile e il meno frequentemente possibile. Le donne in gravidanza devono consultare il proprio medico in caso di domande su qualsiasi farmaco assunto durante la gravidanza. Come per tutti i medicinali, l’Ema e le autorità nazionali competenti dell’Ue continueranno a monitorare la sicurezza dei medicinali contenenti paracetamolo e a valutare tempestivamente eventuali nuovi dati non appena emergano. E saranno intraprese azioni regolatorie, se necessario, per proteggere la salute pubblica».

(Foto di Jamie Coupaud su Unsplash)

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