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Bologna, il Comune chiede l’esclusione del team Israele dal Giro dell’Emilia: «Non è una posizione contro gli atleti, ma lo sport rappresenta valori opposti»

24 Settembre 2025 - 17:47 Ugo Milano
giro dell'emilia ciclismo bologna
giro dell'emilia ciclismo bologna
Il Comune risponde all'appello dei centri sociali. Bignami (FdI): «Dichiarazioni fuori luogo, il Giro dell'Emilia rimanga una festa di sport e di ciclismo»

L’assessora allo sport del Comune di Bologna Roberta Li Calzi ha chiesto che il team israeliano Premier Tech venga escluso dal Giro dell’Emilia in programma il prossimo 4 ottobre. «Siamo contrari alla partecipazione di una squadra israeliana al Giro dell’Emilia in un momento come questo, dove il governo di Israele si sta macchiando di gravi crimini contro la popolazione civile nella Striscia di Gaza», ha spiegato l’assessora. «Non è una posizione contro gli atleti, ma non possiamo accettare che una squadra legata a quello stesso governo possa prendere parte ad una manifestazione sportiva, che per sua natura rappresenta valori diametralmente opposti». La richiesta era già arrivata dai Municipi sociali di Bologna, che al grido di “Bologna come Madrid” avevano annunciato: «Se questo – cioè l’esclusione di Israele, ndr – non avverrà bloccheremo il passaggio della squadra israeliana respingendo la loro partecipazione, come è successo alla Vuelta».

Bignami (FdI): «Lo sport resti terreno di incontro»

Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ha espresso la sua disapprovazione in merito richiesta di escludere Israele. «Come insegnano le Olimpiadi dell’antica Grecia in onore delle quali venivano sospesi i conflitti bellici – ha detto Bignami – lo sport deve restare terreno di incontro, competizione leale e rispetto reciproco, non un campo in cui riversare divisioni e contrapposizioni politiche». A suo parere, «le dichiarazioni del Comune di Bologna sull’esclusione di una squadra israeliana dal Giro dell’Emilia sono fuori luogo: non si può chiedere a un evento sportivo di farsi carico di dinamiche geopolitiche e conflitti internazionali». Poi l’invito: «Il Giro dell’Emilia rimanga quello che è sempre stato: una grande festa di sport e di ciclismo».

Crediti foto: Sironi