Cyberattacchi agli aeroporti europei, arrestato un uomo in Inghilterra: «Passo positivo, ma le indagini sono ancora all’inizio»


Una persona è stata arrestata dalla polizia britannica nell’ambito delle indagini sui cyberattacchi che sabato 20 settembre hanno colpito diversi aeroporti europei, fra cui quello londinese di Heathrow. La National Crime Agency (Nca) ha dichiarato che si tratta di un uomo di 40 anni, arrestato nel West Sussex. «Sebbene questo arresto rappresenti un passo positivo, le indagini su questo incidente sono ancora nelle fasi iniziali e sono ancora in corso», ha spiegato Paul Foster, capo dell’unità nazionale per la criminalità informatica della Nca, l’agenzia investigativa che coordina le indagini su reati di una certa gravità e complessità internazionale.
Ancora problemi al software per il check-in
Lo scorso 20 settembre, un malfunzionamento dei software per il check-in e per la gestione dei bagagli ha mandato in tilt alcuni aeroporti europei, costringendo alla cancellazione o al rinvio di centinaia di voli. Negli scali interessati – per esempio quelli di Bruxelles, Berlino e Londra – le compagnie aeree hanno dovuto imbarcare i passeggeri utilizzando carta e penna. L’azienda americana Collins Aerospace sta incontrando difficoltà nel ripristinare la funzionale sul suo software per il check-in. Sembra che l’azienda stia ricostruendo nuovamente il sistema dopo aver tentato di riavviarlo lunedì.
La pista del ransomware
La pista su cui si indaga – secondo quanto reso noto finora dagli organi investigativi dei vari Paesi coinvolti (inclusi Belgio, Francia, Germania e Regno Unito) – è quella di un sospetto ransomware, ossia di un attacco informatico di probabile criminalità comune compiuto a scopo di estorsione da parte di hacker in cerca di un riscatto in denaro. Le autorità inglesi mantengono il riserbo sulle indagini e non hanno diffuso le generalità del 40enne arrestato oggi nel West Sussex.
Foto copertina: EPA/Olivier Matthys | Passeggeri in attesa di informazioni sul proprio volo all’aeroporto di Bruxelles, dopo un cyberattacco, 22 settembre 2025