L’ex procuratore indagato su Garlasco scrive a Nordio: «Tutto su un rigo anonimo». I genitori di Sempio interrogati per 7 ore: l’ipotesi sugli appunti e i soldi


L’avvocato Domenico Aiello, difensore dell’ex procuratore di Pavia Mario Venditti, ha scritto una lettera al ministro della Giustizia Nordio per denunciare quella che definisce una «surreale impostazione» dell’indagine a carico del suo assistito. Venditti è indagato dalla procura di Brescia per corruzione in atti giudiziari nell’ambito del caso Garlasco. «Onorevole Ministro Nordio», esordisce. «Francamente spero vi sia dell’altro materiale di indagine che giustifichi una simile aggressione, con un massiccio impiego di risorse e di uomini sul territorio, nei confronti di un incensurato servitore dello Stato. Sarebbe avvilente e sconfortante, scoprire il contrario».
La lettera al ministro Nordio
Nella nota, Aiello sottolinea come «l’intero sistema giudiziario si destabilizza con una simile surreale impostazione». Il legale fa riferimento a un appunto trovato a casa dei genitori del 37enne Andrea Sempio, unico indagato nel nuovo filone dell’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi. «Un singolare e variegato iter giudiziario, con diverse istanze di revisione respinte, anni e anni di processo» che si è concluso con la condanna definitiva di Alberto Stasi, «cede il passo di fronte ad un solo rigo di un appunto, allo stato privo di autore, rinvenuto guarda caso proprio adesso», scrive Aiello, evidenziando l’apparente sproporzione tra le prove raccolte in passato e l’elemento che ha riaperto il caso. E ribadendo come la decisione presa dall’allora sostituto Venditti sia stata confermata dalla Cassazione: «Se aprire un’indagine in questo modo è valido, per cortesia non parliamo più di Costituzione e garanzie per gli indagati. Non parliamo di proporzione o misura, senza la quale la Giustizia diventa violenza o vendetta».
Il ruolo di Venditti: «Non era gip, lavorava in coassegnazione con altri»
Specificando il ruolo di Venditti nelle indagini, Aiello spiega: «Il Procuratore Venditti si è occupato di Sempio in coassegnazione con altro magistrato della Procura di Pavia a marzo 2017, soltanto dopo il passaggio in giudicato della sentenza di condanna Stasi, disposto dalla corte di Cassazione a dicembre 2015». La nuova indagine viene dunque timbrata come «la banalità dell’ovvio», per poi concludere la lettera con una nota a margine: «Ancora prima che entrassi per assistere alle operazione di perquisizione, alle 8,30 del mattino, sulle tv nazionali scorrevano immagini dei soliti volti che da mesi alimentano il palinsesto “Garlasco”. Altro che segreto investigativo. Tutto avviene in diretta, forse è ora di smetterla».
Sette ore di interrogatorio per i genitori Sempio
I genitori di Andrea Sempio sono stati sentiti per circa sette ore come testimoni nella caserma della Guardia di Finanza di Pavia. Prima il padre, poi la madre sono stati ascoltati dagli investigatori nell’ambito dell’inchiesta bresciana che vede coinvolto Venditti. I familiari dello storico amico di Marco Poggi hanno lasciato la caserma senza rilasciare dichiarazioni ai giornalisti presenti.
Quegli appunti erano «spese legali»
«Andrea Sempio sta bene e dice che si chiarirà presto questa storia assurda!», ha riferito all’ANSA l’avvocato Angela Taccia, uno dei due legali dell’uomo. Il difensore si trovava nella villetta dei Sempio a Garlasco, dove ora abita Andrea dopo il trasferimento da Voghera. «Per me quello era un preventivo di spese legali». Lo ha spiegato Massimo Lovati, uno dei difensori di Sempio, interpretando l’appunto sequestrato a casa del suo assistito con la scritta «Venditti gip archivia x 20.30 Euro». Quella pagina manoscritta è uno degli elementi ‘chiave’ dell’indagine dei pm di Brescia in cui risulta indagato per corruzione l’ex procuratore facente funzione pavese, Mario Venditti, e che oggi ha portato la Gdf a effettuare una serie di perquisizioni.
Perquisizioni e sequestri nella casa Sempio
Nella mattinata del 26 settembre, nove persone – tra cui sei della famiglia Sempio – sono state sottoposte a perquisizioni. Dalla casa sono stati acquisiti materiale cartaceo, un grosso PC e un telefonino comprato di recente, elementi che potrebbero risultare cruciali per l’inchiesta della procura di Brescia. Al momento dell’intervento degli investigatori, nella casa erano presenti Andrea Sempio e la sua legale Angela Taccia, mentre i genitori erano ancora a Pavia per essere sentiti dalla Guardia di Finanza.