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La Croce Rossa non nega il sangue dei vaccinati Covid. Il caso del presunto «modulo Q79»

29 Settembre 2025 - 11:53 Juanne Pili
l sangue dei vaccinati Covid non rappresenta alcun problema per la Croce Rossa

Di tanto in tanto circolano screen di un presunto «modulo Q79» della Croce Rossa che potrebbe negare il sangue dei vaccinati Covid. Prendiamo per esempio un post condiviso su Facebook che sembra confermare la narrazione No vax. Davvero chi ha assunto un vaccino contro il SARS-CoV-2 potrebbe trovarsi interdetto dall’essere donatore? In realtà il mondo è pieno di vaccinati che hanno donato il sangue senza problemi.

Per chi ha fretta:

  • Non esiste un modulo Q79 della Croce Rossa Internazionale.
  • L’Organizzazione non nega il sangue dei vaccinati Covid.
  • Basta chiedere a dei donatori vaccinati per averne conferma.

Analisi

Lo screen sul presunto modulo Q79 che nega il sangue dei vaccinati Covid presenta la seguente didascalia:

Il modulo Q79 per la donazione di sangue della Croce Rossa Internazionale afferma che se hai avuto almeno un vaccino covid, potresti non essere idoneo a donare il sangue

Nel relativo paragrafo si legge: “Sei mai stato vaccinato contro il COVID 19? In tal caso, chiama il numero 1-800-RedCross prima di venire a donare il sangue per determinare se puoi donare o meno.”

Il sangue dei vaccinati Covid è pericoloso?

In realtà non esiste un «modulo Q79» della Croce Rossa Internazionale. Quello che si vede negli screen che circolano in Rete è una pagina del RapidPass. L’equivoco potrebbe essere dovuto al fatto che si tratta effettivamente di un questionario di idoneità alla donazione. Si tratta però di procedure standard che la American Red Cross prevede per tutti i donatori di sangue. Per quanto riguarda i vaccinati contro la Covid-19 si viene invitati a chiamare un numero apposito.

La verifica di idoneità si spiega col fatto, che vaccini come quelli a virus attenuato richiedono un periodo di attesa prima della donazione. Non di meno, sia in Europa che negli Stati Uniti i vaccini rivelatisi più sicuri ed efficaci sono quelli a mRNA, come Pfizer e Moderna; oppure quelli a vettore virale, come quell di Johnson & Johnson e AstraZeneca. Per questi non esistono di sicuro restrizioni tali da impedire la donazione. Leggiamo cosa spiega la Croce Rossa americana:

«Non c’è un tempo di differimento per i donatori di sangue idonei che sono vaccinati con un vaccino COVID-19 inattivato o basato su RNA prodotto da AstraZeneca, Janssen/J&J, Moderna, Novavax o Pfizer. I donatori di sangue idonei che hanno ricevuto un vaccino COVID-19 vivo attenuato o che non sanno quale tipo di vaccino COVID-19 hanno ricevuto devono aspettare due settimane prima di donare il sangue».

Per approfondire le ragioni che potrebbero allungare il periodo di attesa prima della donazione se si ha ricevuto un vaccino prodotto in paesi come Russia, Cina o Cuba, consigliamo la lettura di una nostra precedente analisi.

Conclusioni

Abbiamo visto che la Croce Rossa non ha ragioni per discriminare il sangue dei vaccinati Covid. Se i donatori si sono immunizzati in Europa o negli Stati Uniti l’attesa è minima.

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