Il generale Garofano e l’intervista a giugno su Andrea Sempio, la frase prima dell’addio: «Se scopro che è colpevole, lascio»


«Se scoprissi che è colpevole lascerei il mandato». Così l’ex comandante del Ris di Parma Luciano Garofano rispondeva a Quarto Grado su Rete4 lo scorso giugno. Una dichiarazione diventata virale sui social, proprio ora che il super esperto ha rinunciato all’incarico di consulente di Andrea Sempio, indagato per concorso in omicidio nel caso Garlasco. Nell’annunciare la decisione, ieri 30 settembre, il biologo forense ha citato «divergenze con la difesa», accusata di non aver seguito tutti i suggerimenti tecnico-scientifici dell’generale dell’Arma in congedo. Alla base del divorzio ci sarebbe, in particolare, la scelta dell’avvocato di Sempio Massimo Lovati di non inserire l’impronta 33 nell’incidente probatorio, come ha spiegato lo stesso legale a Mattino 5.
L’intervista dello scorso giugno
«Nel momento in cui venisse dimostrata con dati tecnici una verità acclarata diversa da quella attuale sarei pronto a lasciare il mio incarico». Garofano si era difeso così da chi lo accusava di aver cambiato posizione sul delitto di Garlasco, passando dalle indagini con i Ris alla difesa di Sempio. Era ospite di Gianluigi Nuzzi in un puntata di Quarto Grado dello scorso 13 giugno. Sui social c’è chi lega la dichiarazione alle sue dimissioni da consulente. Ma è lo stesso Garofano a smentire: «L’unica ragione alla base della rinuncia all’incarico è che sono venuti meno i presupposti necessari», ha chiarito in una nota. «Io sono stato sempre dalla stessa parte», aveva detto a Nuzzi, «c’è una verità costruita e decisa in tribunale, confermata da una corte d’Assise. Voglio difendere il lavoro fatto allora».
Il passo indietro di Garofano: «Ma Sempio dev’essere scagionato»
Nonostante non sia più nel team di difesa, Garofano ha ribadito di essere convinto dell’innocenza di Sempio: «Sulla scorta di tutte le evidenze scientifiche acquisite, meriterebbe di essere scagionato dall’ipotesi di reato per la quale risulta indagato». Nessun riferimento dunque a nuovi elementi contro Sempio in grado di far cambiare idea all’ex Ris.