Ultime notizie Beatrice VeneziDelitto di GarlascoElezioni RegionaliGazaGlobal Sumud FlotillaNATO
ESTERICarcereGazaGlobal Sumud FlotillaIsraelePalestinaTerrorismoVideo

Ben-Gvir nel carcere degli attivisti di Flotilla, il comizio del ministro israeliano tra le celle: «Terroristi, i giochi per voi sono finiti» – Il video

03 Ottobre 2025 - 20:44 Ugo Milano
Il ministro israeliano per la Sicurezza Nazionale ha accusato gli attivisti di terrorismo e li ha mostrati al centro di detenzione di Ktziot. I legali denunciano abusi e carenze nei primi giorni di detenzione

Il ministro israeliano per la Sicurezza Nazionale, Itamar Ben-Gvir, visitato il centro di detenzione dove sono stati trasferiti gli attivisti fermati a bordo delle navi della Global Sumud Flotilla dirette a Gaza. Nel corso della sua visita, Ben-Gvir ha ribadito più volte le accuse di terrorismo contro i detenuti. Li ha definiti «sostenitori del terrorismo» e sottolineando che ora si trovano in un carcere di massima sicurezza. Le immagini propagandistiche diffuse durante la visita mostrano il leader di estrema destra mentre cammina tra le celle e indica le strutture. Intanto, afferma che i membri della Flotilla dovrebbero rimanere in prigione per mesi per «abituarsi all’odore dell’ala dei terroristi». La dichiarazione segue quella rilasciata poche ore prima, quando gli attivisti attendevano seduti a terra il trasferimento al carcere di Ktziot, e conferma l’intenzione del governo israeliano di trattarli come prigionieri altamente pericolosi.

Ben Gvir: «I giochi sono finiti»

Mentre passeggia nel corridoio della struttura penitenziaria, a favore di camera il ministro pronuncia parole molto dure nei confronti degli attivisti detenuti nelle celle. «I giochi per voi sono finiti. Come promesso, verrete trattati come terroristi». Secondo lui, sarebbe una specie di legge del taglione, come spiega: «È il minimo. Tendenze terroristiche, condizioni terroristiche».

La denuncia dei legali: «senza acqua, né cibo per ore»

I legali che assistono gli attivisti hanno denunciato condizioni difficili nei primi giorni di detenzione. Secondo quanto riferito dal team legale italiano, gli attivisti sono rimasti per ore senza cibo né acqua. L’unico alimento fornito è stato un pacco di patatine mostrato brevemente alle telecamere. I difensori affermano inoltre che i detenuti hanno subito abusi verbali e fisici, tra cui l’uso di idranti e la minaccia con armi durante il trasferimento. Le denunce dei legali chiedono chiarimenti al governo italiano riguardo al video in cui Ben-Gvir definisce gli attivisti «terroristi», definendo la situazione come un potenziale caso di violazione dei diritti dei cittadini italiani arrestati all’estero.

«In ginocchio per ore con le manette ai polsi»

Ripreso dall’ANSA, Adalah, del team giuridico della Flotilla ha aggiunto: «Dopo il loro rapimento in acque internazionali gli attivisti della Flotilla sono stati costretti ad inginocchiarsi con le mani ammanettate per almeno cinque ore, dopo che alcuni avevano cantato ‘free Palestine’. Durante la visita dei legali, il ministro della Sicurezza Ben Gvir è arrivato in quello che era chiaramente un atto di umiliazione ed intimidazione. Persone sono state filmate e sfruttate in una degradante dimostrazione di controllo».

La protesta del ministero degli Esteri greco: «Inviolabile la dignità umana»

Anche il ministero degli Esteri greco ha reagito con fermezza alle dichiarazioni del ministro israeliano Itamar Ben-Gvir contro gli attivisti della Flotilla. Su ordine del titolare della diplomazia ellenica, Giorgos Gerapetritis, Atene ha inviato una nota di protesta scritta all’ambasciatore di Israele. Ha definito «inaccettabile e inappropriato» il comportamento del ministro israeliano nei confronti di cittadini greci, tra cui figura anche una parlamentare, Peti Perka, esponente del partito Nea Aristerà. Nel documento, la Grecia chiede a Israele di garantire i diritti dei propri cittadini. «La dignità umana è inviolabile e costituisce un obbligo primario di ogni Stato», si legge. Intanto, anche una delegazione guidata dall’ambasciatore greco in Israele ha visitato il centro di detenzione dove si trovano i 27 cittadini ellenici fermati a bordo della Global Sumud Flotilla, confermando che godrebbero di buona salute e che sarebbero in corso le procedure per un loro rimpatrio rapido e in sicurezza.

leggi anche