Francesca Albanese via da In Onda per andare a Tintoria, le frasi su Liliana Segre: «Indegno che si debba andare dietro a lei sul genocidio» – Il video


La verità sull’abbandono dello studio di In Onda da parte di Francesca Albanese arriva con le tipiche domande iniziali del comico Stefano Rapone: «Come stai? Che hai fatto oggi?». Ospite al podcast Tintoria la relatrice speciale Onu ha risposto raccontando l’episodio successo lo scorso 5 ottobre nella trasmissione di Luca Telese e Marianna Aprile: «Ho commeso l’errore di andare in una di queste trasmissioni televisive in cui se non si fa la zuffa non si è contenti, e credo di essere proprio andata via. Ma comunque erano le 21 e già avevo detto che me ne sarei andata per venire da voi», ha raccontato a Rapone e Daniele Tinti. «È difficile che perda la pazienza ma dopo 65mila morti di cui 20mila bambini non possiamo stare ancora a discettare. Invece di genocidio volete chiamarlo “Pippo”? Va bene lo stesso», ha detto la giurista.
«Rispetto Segre ma non possiamo seguire lei per parlare o meno di genocidio»
Albanese era stata criticata per aver abbandonato la trasmissione quando è stata citata la senatrice a vita Liliana Segre: «Rispetto la senatrice Segre che ha vissuto traumi indicibili e viene strumentalizzata per negare il genocidio», aveva poi chiarito la relatrice Onu in un’intervista a Fanpage. «Ha un condizionamento emotivo che non la rende imparziale e lucida, dovrebbero parlare gli esperti». Una posizione ribadita anche durante l’ospitata a Tintoria, dove ha provato a ribadire: «Ho un grandissimo rispetto della senatrice Segre, però in un paese come l’Italia non possiamo continuare a dire che quello che sta accadendo a Gaza non è genocidio perché la senatrice Segre dice che non è un genocidio», ha spiegato Albanese, «lo trovo indegno e lo dico con profondo rispetto per lei e per gli altri sopravvissuti all’Olocausto».
L’episodio con il tassista: «Siamo tutti con te»
«In taxi mi stavo lamentando con le mie collaboratrici di quanto sia stata presa in contropiede», ha detto Albanese parlando dello spostamento da La7 al teatro romano che ospita il podcast comico. «Il tassista a un certo punto si è voltato e ha detto “nun te devi arrabbià, perché la gente è con te”. È stato un momento bellisismo». In apertura di puntata viene mostrato anche un altro spezzone, dove Albanese racconta che nessuna banca è disponibile ad aprirle un conto corrente per le sanzioni americane contro di lei. «E come fai?», chiede Tinti. «Scrocco…» ironizza Albanese.