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Festa di San Francesco, Mattarella promulga ma ha dei dubbi. C’è anche Santa Caterina, lo stesso giorno (ed è un problema)

08 Ottobre 2025 - 12:33 Stefania Carboni
festa san francesco mattarella
festa san francesco mattarella
Secondo quanto rilevato dal Quirinale, anche se non ci sono rilievi costituzionali, una festa nazionale non può coincidere con una solennità civile. E le iniziative sui «valori universali» nelle scuole non avranno luogo «se le scuole sono chiuse»

Sì, ma c’è un problema. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato la legge sulla festa nazionale di San Francesco, rilevando però alcuni aspetti critici che segnala ai presidenti delle Camere La Russa e Fontana. «Ho provveduto alla promulgazione della legge – pur se il suo testo presenta alcuni aspetti critici che avverto il dovere di segnalare – in considerazione del significato del provvedimento e della circostanza che i rilievi non riguardano profili di natura costituzionale».

Iniziative volte alla solidarietà nelle scuole «ma le scuole saranno chiuse»

In particolare nella sua lettera a La Russa e Fontana, spiega il capo dello Stato, c’è il rilievo sul terzo comma dello stesso articolo 1 che modifica la legge 4 marzo 1958 n. 132, “Ricorrenza festiva del 4 ottobre in onore dei Patroni speciali d’Italia San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena“. Di conseguenza la legge n. 132 del 1958 adesso prevede che «il 4 ottobre è considerato solennità civile e giornata della pace, della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse, in onore della Santa Patrona d’Italia Santa Caterina da Siena. Il quadro normativo risultante dalla legge approvata, pertanto, è il seguente: la medesima giornata del 4 ottobre è qualificata sia festività nazionale, in onore di San Francesco d’Assisi, sia solennità civile, in onore di Santa Caterina da Siena. Con due diverse disposizioni normative si prevede che, con riferimento ai due Santi, vengano celebrati sostanzialmente i medesimi valori, nello stesso giorno ma con un diverso regime. In entrambi i casi è previsto, in particolare, che, nella medesima giornata del 4 ottobre, le scuole possano promuovere iniziative dedicate ai valori universali di cui ciascuno dei due Santi è ritenuto espressione. Iniziative peraltro che non potranno più svolgersi il 4 ottobre in quanto giornata ormai festiva». Per quanto riguarda San Francesco, la possibilità di assumere simili iniziative viene estesa alle amministrazioni pubbliche, agli enti del terzo settore e alle «istituzioni pubbliche a livello nazionale, regionale e locale. Appare evidente come la normativa che disciplina le due ricorrenze richieda interventi correttivi volti a coordinare tra loro i due testi normativi».

«Il 4 ottobre non può esser sia festa nazionale che solennità civile»

«In primo luogo devo far presente che la medesima giornata – il 4 ottobre – non può essere qualificata, al contempo, sia festività nazionale sia solennità civile, anche perché, tra l’altro, da tali qualificazioni il nostro ordinamento fa discendere effetti diversi». Mattarella suggerisce di abrogare la previsione di solennità civile, meno rilevante – e, necessariamente, «chiarendo se fare riferimento per la giornata festiva del 4 ottobre esclusivamente a San Francesco ovvero anche a Santa Caterina, fino ad oggi considerati congiuntamente».

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