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C’è l’accordo per il cessate il fuoco a Gaza. Trump: «Israele e Hamas hanno firmato»

09 Ottobre 2025 - 04:43 Alessandro D’Amato
cessate il fuoco gaza annuncio trump israele hamas
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Gli ostaggi verranno liberati lunedì. A Khan Yunis gente in piazza ed esultanza. Il presidente Usa parlerà alla Knesset la prossima settimana. Hamas: l'esercito di Israele si ritirerà

L’annuncio arriva poco prima dell’una di notte e a farlo è direttamente il presidente Usa Donald Trump. Israele e Hamas hanno accettato la prima fase del piano di pace per la Striscia di Gaza. Il cessate il fuoco a Gaza è realtà. «Tutti gli ostaggi saranno rilasciati molto presto e Israele ritirerà le sue truppe secondo una linea concordata, come primo passo verso una pace forte e duratura», scrive su Truth. E poi: «Questo è un grande giorno per il mondo arabo e musulmano, Israele, tutte le nazioni circostanti e gli Stati Uniti d’America. Ringraziamo i mediatori di Qatar, Egitto e Turchia, che hanno collaborato con noi per rendere possibile questo evento storico e senza precedenti. Siano benedetti gli operatori di pace!».

Il piano di pace e il cessate il fuoco a Gaza

Benjamin Netanyahu ha dichiarato: «Con l’aiuto di Dio li riporteremo tutti a casa», riferendosi agli ostaggi. Il primo ministro israeliano ha detto che oggi è «un grande giorno per Israele. Domani convocherò il governo per approvare l’accordo e riportare a casa tutti i nostri cari ostaggi. Ringrazio gli eroici soldati dell’Idf e tutte le forze di sicurezza che, con il loro coraggio e sacrificio, ci hanno portato fino a questo giorno. Ringrazio dal profondo del cuore il Presidente Trump e la sua squadra per la loro dedizione a questa sacra missione di liberare i nostri ostaggi. Con l’aiuto di Dio, insieme continueremo a raggiungere tutti i nostri obiettivi e a espandere la pace con i nostri vicini».

Hamas

Subito dopo è arrivata la conferma di Hamas sul cessate il fuoco: «Il movimento annuncia il raggiungimento di un accordo che determina la fine della guerra a Gaza, il ritiro dell’Idf, l’ingresso di aiuti e lo scambio di prigionieri, dopo negoziati responsabili e seri che il movimento ha condotto insieme alle fazioni. Apprezziamo profondamente gli sforzi dei fratelli mediatori di Qatar, Egitto e Turchia. E apprezziamo anche gli sforzi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per porre fine definitivamente alla guerra e ottenere il completo ritiro dalla Striscia di Gaza». I media israeliani riferiscono che gli abitanti di Gaza stanno festeggiando il cessate il fuoco per le strade della Striscia, a Khan Yunis.

Gli ostaggi

Trump ha anche condiviso su Truth un video inviatogli dai familiari degli ostaggi, tra cui Lishi Lavi-Miran, moglie dell’ostaggio Omri Miran, e Yotam Cohen, fratello del soldato catturato Nimrod Cohen. «Il Presidente ce l’ha fatta, ha annunciato che i nostri cari stanno tornando a casa», si sente nel video. «Non smetteremo di combattere finché non tornerà l’ultimo dei 48 ostaggi. Quelli assassinati in prigionia, quelli ancora vivi. Grazie Presidente Trump, grazie all’amministrazione che ha fatto di tutto per riportarli indietro».

La prima fase dell’accordo per porre fine alla guerra a Gaza prevede il rilascio da parte di Hamas di 20 ostaggi vivi in una sola volta in cambio di circa 2.000 prigionieri palestinesi. Lo ha detto all’AFP una fonte del movimento islamista. Lo scambio deve avvenire entro 72 ore dall’inizio dell’attuazione dell’accordo, la cui firma è prevista oggi. Gli ostaggi devono essere rilasciati in cambio del rilascio di 250 palestinesi condannati all’ergastolo e di altre 1.700 persone arrestate da Israele dall’inizio della guerra il 7 ottobre 2023, ha aggiunto la stessa fonte.

Il piano di pace

Hamas ha specificato che il piano di pace «prevede la fine della guerra a Gaza, il ritiro delle forze di occupazione, l’ingresso di aiuti umanitari e uno scambio di prigionieri». L’organizzazione palestinese esorta le parti in causa «a costringere il governo di occupazione a rispettare pienamente gli obblighi dell’accordo e a impedirgli di eludere o ritardare l’attuazione di quanto concordato». Poi ringrazia «il grande popolo nella Striscia di Gaza, a Gerusalemme e in Cisgiordania, nella nostra patria e all’estero, che ha dimostrato onore, coraggio e fermezza senza pari, affrontando i piani fascisti dell’occupazione che hanno preso di mira loro e i loro diritti nazionali».

La telefonata e l’invito alla Knesset

L’ufficio del premier israeliano ha parlato della telefonata con il presidente Usa: «I due hanno avuto una conversazione molto emozionante e calorosa. I due si sono congratulati a vicenda per il risultato storico della firma dell’accordo per il rilascio di tutti gli ostaggi. Il Primo Ministro ha ringraziato il Presidente Trump per tutti i suoi sforzi e la sua leadership globale. Il Presidente Trump si è congratulato con il Primo Ministro per la sua leadership determinata e per le azioni da lui intraprese. I due hanno concordato di proseguire la loro stretta collaborazione e il Primo Ministro ha invitato il Presidente Trump a parlare alla Knesset israeliana». Trump sarà in Israele all’inizio della prossima settimana.

Il ritiro e il cessate il fuoco

Sui dettagli del ritiro delle forze israeliane si sa ancora molto poco. Un alto funzionario della Casa Bianca ha dichiarato alla Cnn che «una volta votato a favore, Israele dovrà ritirarsi sulla linea, il che dovrebbe richiedere meno di 24 ore». Dopo che Israele se ne sarà andato, scatterà il termine di 72 ore per il rilascio degli ostaggi israeliani. «La nostra valutazione è che gli ostaggi inizieranno a essere rilasciati lunedì», ha dichiarato il funzionario anche se altre fonti non escludono che il rilascio possa avvenire già sabato o domenica. Secondo la Bbc Israele ha respinto il rilascio di Marwan Barghouti nell’accordo di scambio dei prigionieri, nonostante l’insistenza di Hamas sul suo rilascio.

La pace e la guerra

L’accordo per il cessate il fuoco arriva proprio due anni dopo che Israele ha lanciato una campagna militare a Gaza in risposta all’attacco del 7 ottobre 2023, in cui Hamas ha ucciso circa 1.200 persone e ne ha preso in ostaggio altre 251. Da allora, almeno 67.183 sono state uccise dalle operazioni militari israeliane a Gaza, tra cui 20.179 bambini, secondo il ministero della Salute palestinese.

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